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Crema, 3 febbraio 2017 - Non paga le multe e siccome otto Comuni lo inseguono per tutta la penisola, lui si appella al giudice di pace di Acireale e non solo riesce a non pagare le ammende, ma ottiene anche che i Comuni paghino le spese legali. E quanto ottenuto da G.G., un uomo di 50 anni di Catania che nel suo peregrinare per l’Italia è passato con la sua auto nel territorio di diversi Comuni non ottemperando (sembra) alle regole del codice della strada. E siccome i vigili non lo hanno mai fermato, le multe gli sono state recapitate presso la sua abitazione siciliana. Senza alcun successo perché lui non ha mai ritirato le raccomandate. Quindi l’incarico di ottenere il dovuto è stato affidato alla ditta Riscossione Sicilia che non riuscendoci ha citato il debitore davanti al giudice di pace. L’udienza era fissata per lo scorso mese di agosto e in aula è arrivato solo il rappresentante del Comune di Belluno, mentre per Crema, Voghera, Foligno, Gallarate, Rimini, Sandrigo e Albenga non c’era nessuno. L’avvocato difensore di G.G., il legale Andrea Barresi, ha fatto presente al giudice di pace che il suo assistito non aveva mai ricevuto alcun atto da parte dei suddetti Comuni, in quanto non aveva firmato il ricevimento di alcuna raccomandata. Inoltre, al momento, tutte le presunte multe appioppate al suo cliente erano da considerarsi ampiamente prescritte. Il giudice ha ascoltato la filippica del legale e ha deciso che la domanda dell’avvocato difensore era da ritenersi valida, in quanto nessun Comune ha potuto portare una documentazione certa che le cartelle esattoriali fossero state effettivamente consegnate a G.G. e che non sia stato eseguito alcun atto interruttivo del periodo di prescrizione. Perciò tutte le multe devono considerarsi annullate. Bella soddisfazione, quindi, per la parte in causa, che ha risparmiato un bel po’ di soldi. Tutto finito? No, perché il giudice è andato oltre. Chi paga le spese processuali? Ma la parte soccombente, quindi gli otto comuni. L’avvocato difensore costa 750 euro ai quali va aggiunto il 15% di spese generali e Iva. In totale ognuno degli otto comuni deve pagare 110,56 euro di spese. E lo scorso 26 gennaio i rappresentanti di Riscossione Sicilia hanno scritto al Comune di Crema affermando che hanno dovuto versare loro davanti al giudice quanto richiesto e ora danno 30 giorni di tempo ai Comuni per risarcirli.