Navigare l’Adda. Bilanci in rosso per quattro anni

Il consorzio Navigare l’Adda di Pizzighettone lotta contro la crisi dovuta al Covid e alla siccità, con cali di utenza e defezioni tra i comuni sostenitori.

Navigare l’Adda. Bilanci in rosso per quattro anni

Il consorzio Navigare l’Adda di Pizzighettone lotta contro la crisi dovuta al Covid e alla siccità, con cali di utenza e defezioni tra i comuni sostenitori.

A causa del Covid e della siccità, il consorzio Navigare l’Adda, decollato nel 2003 con sede a Pizzighettone con l’obiettivo di favorire lo sviluppo della navigazione turistica sui fiumi del territorio, ha dovuto abituarsi a navigare in acque non tranquillissime. Una difficoltà che si era appunto acuita durante il periodo della pandemia (meno 90% di utenza nel 2020) ed è proseguita negli anni successivi. La nota presentata nell’ultimo bilancio pubblicato parla chiaro. Si legge che a causa della mancanza di precipitazioni per tutta la primavera 2023 c’è stato un fermo di molte navigazioni. Nel 2022 la siccità ha causato danni per oltre 70mila euro a causa dell’annullamento di parte del programma di navigazione. Inoltre la relazione finanziaria denuncia: "Purtroppo non tutti i soci (i paesi) hanno onorato le quote. Ciò ha causato una grave carenza di liquidità". Da qualche anno il consorzio sta accusando defezioni tra i comuni sostenitori. Se è vero che Turano Lodigiano è entrato nel consorzio, è altrettanto vero che Cavenago d’Adda e Crotta d’Adda (luglio 2024) hanno abbandonato la nave, come se ne è andata la Provincia di Cremona, che versava 4.500 euro l’anno. Anche Gombito, comune dove il presidente del consorzio Carlo Pedrazzini è stato sindaco dal 1995 al 2004, non è più tra i soci. Inoltre nel 2019 c’erano sei dipendenti che ora sono stati ridotti a due e in attesa del dato 2024, i bilanci indicano la lancetta sul segno meno ormai da quattro anni: la perdita d’esercizio ammonta a 90.631 euro nel 2020, 8.542 euro nel 2021, 44.336 euro nel 2022 e 16.700 nel 2023. L’unico dato stabile è rappresentato dalle spese sostenute per gli amministratori e i membri del collegio sindacale,: circa 25mila euro all’anno totali.

P.G.R.