
Più di una piena. Se le condizioni meteo continueranno a peggiorare, specie nell’Alto Piemonte, gonfiando i grandi affluenti del Po...
Più di una piena. Se le condizioni meteo continueranno a peggiorare, specie nell’Alto Piemonte, gonfiando i grandi affluenti del Po e poi scaricando nel Grande Fiume enormi quantità di acqua, ci sarà una seconda emergenza ravvicinata. Ieri occhi puntati sulla prima piena, arrivata nel Cremonese in ritardo: attesa in mattinata è invece passata tra il tardo pomeriggio e la sera. A Piacenza il Po, ieri mattina, era 8 metri sopra lo zero idrometrico; mentre a Cremona il culmine si è registrato attorno ai 4 metri. Sulle acque limacciose sono passati innumerevoli tronchi d’albero strappati dalle rive e persino una roulotte.
Man mano che il livello si alzava, i terreni golenali venivano invasi. Il Comune nel primo pomeriggio ha emesso un bollettino avvertendo che il codice di rischio idraulico passava da arancione a rosso e che, viste le abbondanti precipitazioni previste per le prime ore della notte di Pasqua, si invitavano a prestare attenzione i residenti in case facilmente soggette ad allagamenti. Il municipio ha ribadito l’invito a non avvicinarsi per alcun motivo alle rive. Infatti, anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nel fiume può determinare criticità: "Nella mattinata di domenica (oggi, ndr) saranno analizzati i nuovi scenari previsionali a disposizione e saranno rivalutati i codici colore di allerta validi dalla seconda parte della giornata", ha avvertito ancora il Comune. Nella giornata di ieri, comunque, non sono state segnalate persone o abitazioni in difficoltà.
Macabra scoperta verso le 19 al Parco di Po di San Nazzaro, dove un pescatore ha segnalato un cadavere trascinato dalla corrente. Il corpo è in avanzato stato di decomposizione. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri di Monticelli.
Pier Giorgio Ruggeri