CREMA – Allarme lunedì sera in via Di Rauso dove in due caseggiati di tre piani dell’Aler si sono aperte preoccupanti crepe. I vigli del fuoco sono stati chiamati poco prima delle 20 e sul posto hanno notato crepe nei muri, riparate in modo approssimativo, ma riaperte e, soprattutto, uno smottamento di ben sette centimetri nel pavimento del piano terra.
Molti degli abitanti dei due caseggiati contigui, dove sono ospitate ben 24 famiglie, erano fuori in attesa di conoscere il loro destino. Inoltre sul posto c’era anche la consigliera comunale Ilaria Chiodo, che abita in quella via ed è stato fatto intervenire anche il sindaco Fabio Bergamaschi, arrivato dopo le 22, che ha portato con sé alcuni tecnici dell’ufficio Lavori pubblici.
I vigili del fuoco hanno subito notato uno sprofondamento del pavimento sul pianerottolo di uno dei due caseggiati di ben sette centimetri. Inoltre nell’androne c’erano preoccupanti e lunghe crepe. È stato eseguito un sopralluogo anche nei garage sottostanti per verificare il loro stato e in alcuni le crepe erano ben presenti.
A quel punto i vigili del fuoco hanno tolto alcune piastrelle dell’androne per verificare lo stato di salute del cemento che stava sotto e poi hanno controllato, sempre con lo stesso metodo anche alcuni dei piloni in cemento armato che reggono il caseggiato.
In tarda serata sul posto è arrivato anche una ingegnere inviata con urgenza dalla stessa Aler. La professionista si è confrontata con i vigili del fuoco e dopo un sopralluogo che si protratto fino a oltre le 23 è stato deciso di non sgomberare i due caseggiati e di riprendere i sopralluoghi nella giornata successiva, cosa che è avvenuta. Al termine si è convenuto quel che già si poteva immaginare: i due caseggiati hanno bisogno di una massiccia opera di ripristino perché lo sprofondamento è dovuto alla falda che si è abbassata e di conseguenza ha “tirato giù“ una parte del pavimento. All’Aler il compito di trovare i soldi per intervenire.