Cremona - "Il coraggio, la tenacia e la dignità con cui Gianluca Vialli ha giocato la partita della vita contro un male infido e bastardo, hanno accelerato quello che da tempo, ancor prima che assumessi questo incarico istituzionale, è un mio pensiero. Un progetto per il quale Regione Lombardia ha già posto le basi, ovvero unire tutte le forze e le risorse possibili per contrastare il tumore al pancreas. Un cancro micidiale per il quale la ricerca deve fare di più, visto che a livello europeo i fondi destinati a questo tipo di attività sono solo il 2% di quanto riservato complessivamente alla lotta ai tumori".
Da Cremona, la città di Gianluca Vialli, a margine di una serie di appuntamenti istituzionali, l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, dà il via alla concretizzazione del progetto regionale 'Pancreas Unit'. "Tutti i nostri centri d'eccellenza, e ne abbiamo già individuati una quindicina -spiega Bertolaso- dovranno 'fare squadra' e coordinati da un'unica regia lavorare all'interno di una rete, prima e unica in Italia che, come avviene ad esempio per il tumore alla mammella, renda più efficace il contrasto a questo mostro che oggi purtroppo appare ancora invincibile".
L'assessore non nasconde che proprio l'atteggiamento di Gianluca Vialli sia stato lo stimolo decisivo per mettere concretamente in moto un processo fino a oggi in fase di definizione: "Vialli ha lottato come un leone, ha resistito, ma alla fine non ce l'ha fatta - ricorda-. E allora per lui e per tutte le persone che ci hanno lasciato a causa del cancro al pancreas, già nella prossima settimana convocherò un tavolo tecnico di lavoro al quale siederanno tutte quelle realtà lombarde che già oggi, singolarmente, fanno moltissimo per combattere questo tipo di tumore.
L'assessore spiega: "Agiremo su due fronti, quello diagnostico e chirurgico e quello della ricerca e della prevenzione, con un unico obiettivo, razionalizzare e ottimizzare gli sforzi in un grande modello organizzativo. E proprio alla ricerca dedicheremo lo spazio che merita puntando sui nostri bravissimi giovani ricercatori. Anche in questo caso vogliamo dare un segnale forte e chiaro visto che questo tipo di attività è praticamente assente in quasi tutta Europa". Infine, chiedendo di lasciare un segno tangibile nel nome di Vialli anche in una struttura sanitaria come l'ospedale della città, conclude: "Ho sentito che c'è l'intenzione di intitolare al grande campione lo stadio o una piazza auspico che simbolicamente anche uno spazio dell'ospedale di Cremona ricordi per sempre la gioia di vivere e il grandissimo senso di appartenenza di Vialli alla sua terra".