
Il luogo dell’incidente e i soccorsi
Cremona - Ancora un tragico incidente all’Aeroporto del Migliaro di Cremona. Nel primo pomeriggio un paracadutista 60enne della provincia di Parma, Carlo Maestri, dipendente della CGR Spa, Compagnia Generale di riprese aeree, ha perso la vita durante un lancio. L’incidente si è verificato intorno alle 14. Maestri, considerato un paracadutista esperto, con oltre cento lanci all’attivo, si è lanciato dal Pilatus insieme a un istruttore: erano a bordo per un allenamento. A quanto sembrerebbe da una prima ricostruzione il primo paracadute non si sarebbe aperto correttamente.
A quel punto, e probabilmente questo sarà uno degli aspetti che dovrà essere verificato dall’indagine aperta, Maestri avrebbe aperto il secondo paracadute, quello di emergenza, ma ormai era troppo vicino a terra. Lo schianto, in un campo a un centinaio di metri dalla palazzina uffici dell’Areoporto, è stato fatale al 60enne, residente a Sant’Ilario d’Enza: subito sul posto sono scattati i soccorsi con l’intervento del personale del 118 di Cremona, automedica e ambulanza. All’uomo sono state effettuate sul posto alcune manovre di rianimazione, ma purtroppo le conseguenze dello schianto sono state fatali. Sul posto anche gli uomini della Squadra mobile di Cremona che hanno effettuato i rilievi, non è escluso che sul corpo di Maestri sia effettuata l’autopsia per determinare quali siano state le cause della morte. "È stato sicuramente un errore umano da parte del paracadutista, ha aperto molto in ritardo il paracadute d’emergenza – spiega Angelo Castagna, presidente dell’Aeroclub del Migliaro- Purtroppo non si è aperto il primo, a quel punto è difficile capire cosa sia successo, se è andato nel panico, quando ha aperto il secondo era troppo vicino a terra. Ha fatto tutto da solo".
Come detto Maestri aveva diversi lanci alle spalle ed era iscritto allo Sky Team di Cremona: tutti i weekend specialmente molti appassionati di paracadutismo arrivano al Migliaro, da diversi parti d’Italia. "Aveva più di cento lanci, non era un novellino. Oggi dopo l’incidente ci siamo fermati tutti quanti in segno di lutto". Quanto accaduto non ferma comunque le attività, che già domani riprenderanno. "Le attività proseguiranno non è che ci fermiamo. Purtroppo sono cose che succedono, anche se non dovrebbero succedere".