Pier Giorgio Ruggeri
Cronaca

Deborah, plurioperata alla schiena. Oltre 900 chilometri a piedi: “Mi ero fatta una promessa”

La 37enne chinesiologa di Capergnanica sul Cammino di Santiago e poi fino all’oceano: “Nel 2009 persi mio padre. Avrei voluto farlo allora, ma ero molto giovane"”

Deborah Venturelli 37 anni scruta l’oceano Atlantico a conclusione del cammino lungo 929 chilometri

Deborah Venturelli 37 anni scruta l’oceano Atlantico a conclusione del cammino lungo 929 chilometri

Capergnanica (Cremona) – "Sono arrivata all’oceano a piedi, percorrendo 929 chilometri". L’incredibile viaggio di Deborah Venturelli, 37enne chinesiologa di Capergnanica, con alle spalle tre interventi alla colonna vertebrale e una promessa che aveva fatto a sé stessa nel lontano 2009: camminare sul percorso di Santiago di Compostela. E lei l’ha fatto. Anzi, è andata oltre. "Nel 2009 ho perso mio papà per un arresto cardiaco. Avrei voluto intraprendere il cammino allora, ma ero molto giovane. Poi ho praticato sport e qui ho dovuto subire tre interventi alla colonna vertebrale a causa di traumi sportivi, l’ultimo del 2017. Quindi la decisione di partire, quest’anno".

Quando?

"Il 1° luglio. Ho percorso i primi 90 chilometri sui Pirenei sotto la bufera, tanto che ho accusato una tendinite. Mi sono fatta curare e dopo qualche giorno ho potuto riprendere".

Episodi particolari?

"Due. Il primo in un ostello all’alba: erano le cinque e una ragazza ha scambiato le sue scarpe con quelle di un altro pellegrino. Non se ne è accorta, erano di un numero in più ed è partita. Il problema è stato per il ragazzo, che non poteva calzare le scarpe lasciate perché troppo piccole e si è dovuto rassegnare a partire con delle infradito. L’incredibile è che i due si sono trovati dopo dieci chilometri e hanno potuto scambiarsi le scarpe".

E il secondo?

"Un’esperienza che da sola è valsa tutto il viaggio. Una sera sono arrivata a un ostello, che era chiuso. Sono andata in un altro, che poi era una casa parrocchiale. Governato da tre uomini, tutto lasciava a desiderare. Ma poi, il miracolo. Dapprima abbiamo cucinato tutti insieme. Uno dei tre era un prete di una dolcezza meravigliosa. Ci ha portato in una cripta dove c’erano dei bigliettini, scritti da persone provenienti da diverse parti del mondo, con le loro intenzioni. Spiegavano perché avevano intrapreso il viaggio. Ciascuno di noi ha preso un biglietto".

Lei che cosa ha pescato?

"Mi emoziona ancora adesso. Nel mio biglietto c’era la testimonianza di una donna la quale aveva intrapreso il cammino perché nonostante numerosi tentativi non riusciva a restare incinta. Dopo il cammino invece, eccola concepire e partorire il figlio desiderato. E tornare sul cammino per ringraziare".

Perché a Santiago ha poi proseguito?

"Ho fatto altri 29 chilometri fino a Finisterre. In una giornata uggiosa ho incontrato l’oceano: era il 12 agosto".