PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Ponti sul Serio, finito un cantiere se ne apre un altro: fra Sergnano e Casale rischio chiusura di 400 giorni

Vertice tra gli enti coinvolti per lasciare aperta almeno la parte ciclopedonale, utilizzata da studenti e lavoratori dello stabilimento Galbani

Dopo la conclusione dei lavori a Pianego sulla strada Melotta sono previsti altri cantieri

Dopo la conclusione dei lavori a Pianego sulla strada Melotta sono previsti altri cantieri

Crema (Cremona) – Problemi di ponti per il Cremasco. Oltre a Crema, dove si sta studiando come riparare l’importante ponte sul Serio di via Cadorna e accorciare lo stop previsto per il traffico di sei mesi con la cittadinanza pronta alla contestazione se non verrà trovata una soluzione alternativa, ci sono altri due ponti sul Serio che sono sotto la lente d’ingrandimento.

Il primo è il ponte sulla strada Melotta che, in territorio di Pianengo, ha goduto dell’attenzione di tecnici e operai per oltre un anno. Il ponte non è mai stato chiuso, ma per lunghi mesi il passaggio è stato coordinato da un semaforo, con lunghi tempi d’attesa. Ieri, finalmente, lavori e collaudo terminati e si è tornati alla normale viabilità nei due sensi. I lavori eseguiti sono costati 950mila euro e sono serviti per migliorare staticità e antisismica.

Ma chiusi i lavori su questo ponte, a breve si apriranno quelli sul ponte tra Sergnano e Casale Cremasco. Domani ci sarà un’importante riunione tra i sindaci, gli amministratori della Provincia e i tecnici per discutere tempi e metodi d’intervento. Mentre da una parte si paventa una chiusura di 400 giorni per sistemare questo stretto passaggio (qui c’è un semaforo che alterna il traffico), dall’altra a gran voce si chiede di lasciare aperta almeno la parte ciclopedonale. Non sono poche, infatti, le persone che da Sergnano si recano allo stabilimento Galbani di Casale a lavorare, come non sono pochi i ragazzi che da Camisano e Casale Cremasco vanno a scuola a Sergnano, dove ci sono le medie e dove si possono recare a piedi o in bicicletta, percorrendo appunto il ponte.

Per queste persone fare il giro passando dalla Melotta e impegnando il ponte riaperto ieri vorrebbe dire un aggravio di oltre 10 chilometri al giorno. Costo delle operazioni di restauro: 1.622.000 euro (750mila euro dal ministero, 811mila dalla Regione e 61mila euro dalla Provincia). Infine, ultima richiesta, cominciare i lavori al termine della scuola perché in questo modo per qualche mese i disagi colpirebbero meno persone.