LORENZO ROCCA
Cronaca

Dall’India a Pizzighettone, la storia di Parvesh presidente 25enne della Croce Rossa: “In debito con la comunità”

È arrivato nel Cremonese nel 2008 e ha ereditato la passione dal papà: ora è il più giovane tra i numeri uno dei soccorsi lombardi. Ma non ha ancora la cittadinanza

Parvesh Singh, nuovo presidente della Croce Rossa di Pizzighettone

Parvesh Singh, nuovo presidente della Croce Rossa di Pizzighettone

PIZZIGHETTONE (Cremona) – È con un forte senso di appartenenza alla comunità che Parvesh Singh ha assunto il ruolo di nuovo presidente della Croce Rossa di Pizzighettone, Comune del Cremonese, con l’obiettivo di coinvolgere gli enti del paese e di raggiungere i più giovani.

Eletto lo scorso 29 maggio, Singh è attualmente il più giovane presidente all’interno della galassia lombarda della Croce Rossa Italiana. Classe 1999, di origine indiana, Parvesh è arrivato in Italia nel lontano 2008, ma è ancora in attesa della cittadinanza richiesta ormai due anni e mezzo fa. Gli otto anni vissuti nel suo Paese natale gli hanno permesso di apprendere pienamente i principi della cultura orientale, che ancora oggi porta nel cuore. Uno per tutti: restituire il bene ricevuto dalla comunità che l’ha accolto.

“Sono arrivato in Italia insieme a mia madre, la quale purtroppo subì un grave incidente prima che arrivassimo qui e ciò non le ha più permesso di lavorare, dedicandosi alla famiglia. Mio padre era invece emigrato nel 2000, in India lavorava come paramedico e aveva un proprio ambulatorio. Una mansione che purtroppo non gli permetteva di raggiungere una vera e propria stabilità economica. Oggi lavora in una lavanderia industriale, ma è comunque riuscito a lasciare a me e a mia sorella la passione per l’ambito sanitario e, in generale, il desiderio di aiutare le persone", racconta.

La grande fortuna che ha contraddistinto i suoi primi anni di vita è stata quella di poter studiare in una scuola internazionale, un luogo che gli ha permesso di imparare l’inglese di interfacciarsi in un ambiente multi culturale: "In Italia - ricorda - sono bastati pochi mesi per integrarmi e conoscere le basi della lingua".

Dopo aver conseguito il diploma come perito chimico all’Itis di Cremona, Parvesh ha subito cominciato a lavorare come tecnico d’impianti. E parallelamente ha iniziato a coltivare la passione per il volontariato: il primo passo concreto nel 2018 quando iniziò a donare il sangue per l’Avis di Pizzighettone. "Ho sentito il bisogno di fare di più per la comunità. Passando davanti alla sede della Croce Rossa del paese ho notato che a breve sarebbe iniziato un corso base per essere introdotto nell’ambiente. Nel giro di un anno sono diventato volontario-soccorritore e, da qui, ho iniziato a svolgere numerosi servizi soprattutto nel periodo del Covid in cui facevo parte dell’unica realtà sanitaria nella zona di Pizzighettone".

Non solo. Durante lo scorso mandato Parvesh ha fatto parte del consiglio di amministrazione in qualità di rappresentante giovane, e ciò gli ha permesso di imparare a pieno quali fossero le numerose responsabilità, sia dal punto di vista sanitario sia burocratico, che contraddistinguono la figura del presidente.

È così che, quest’anno, ha deciso di formare una propria squadra e di candidarsi con l’obiettivo di dare un nuovo slancio all’associazione. "In questi ultimi anni - sottolinea il neopresidente - mi sono reso conto che la Croce Rossa di Pizzighettone aveva perso soprattutto l’aspetto collaborativo con le realtà locali. Tutte le attività di volontariato richiedono formazione, stimoli e costanza, bisogna incoraggiare i giovani, andando noi direttamente nelle scuole". È proprio questo l’obiettivo di Parvesh, ovvero raggiungere i più giovani affinché in loro nasca il desiderio di sentirsi appagati facendo del bene per la comunità. "Abbiamo in mente di proporre nei prossimi mesi quattro incontri rivolti a bambini e adulti collaborando con enti locali come Avis, polizia stradale e carabinieri".

E non è un caso che questo sia diventato l’obiettivo principale di Parvesh, infatti l’età media dei volontari iscritti all’associazione si aggira intorno ai 65 anni. "A partire dal 71esimo anno d’età i volontari non possono più guidare gli automezzi e in futuro questo fattore sarà determinante. I giovani devono essere coinvolti perché capiscano che la mano che porgono oggi sarà l’aiuto che riceveranno in futuro. Se vivo in una comunità in cui ogni mio problema viene risolto dagli enti e dal Comune, il minimo che possa fare è proprio restituire e contribuire attivamente attraverso buone azioni". Attualmente la Croce Rossa vanta una proficua collaborazione con il Comune di Pizzighettone guidato dal sindaco Luca Moggi. "Siamo tutti uniti con il desiderio di crescere insieme", conclude Parvesh. Con una promessa: mantenere sempre uno sguardo attento e vigile anche sugli aspetti burocratici della gestione dell’associazione.