Quali sono le differenze tra un carcere maschile ed uno femminile? "Le differenze tra un carcere maschile e uno femminile non sono molte, ma la gestione è diversa: tra gli uomini, le risse sono molto più frequenti, infatti sono all’ordine del giorno, ma risolte rapidamente, mentre tra le donne, pur essendoci meno conflitti fisici, prevalgono vendette e rancori".
Come funziona nei casi in cui c’è una donna incinta o donne con bambini appena nati? "Per le donne incinte o con bambini piccoli, la legge del 2014 prevede che vengano trasferite in reparti speciali. Se il bambino ha meno di un anno, la pena della madre viene sospesa; dopo un anno, la madre torna in carcere, e il bambino deve uscire a sei anni, con il rischio di dover essere affidato a una famiglia adottiva".
È più facile da gestire un carcere femminile o un carcere maschile? Perchè? "La gestione di un carcere femminile è considerata più complessa rispetto a quella maschile, principalmente per la maggiore sensibilità e per il modo in cui le donne gestiscono le emozioni. Le donne detenute sono spesso più vulnerabili e soggette a stress psicologici e traumi emotivi. Al contrario, nelle carceri maschili, gli uomini tendono a manifestare la loro rabbia in modo più diretto e fisico, il che può rendere più facile il controllo da parte delle autorità".