Crema (Cremona), 25 agosto 2020 - Oggi il magistrato affida al tecnico Luca Losio l’esame del cellulare di Alessandro Pasini, l’uomo di 45 anni in carcere perché accusato dell’omicidio di Sabrina Beccalli, 39 anni, scomparsa il giorno di Ferragosto. Nel cellulare, del quale Pasini ha fornito il codice d’accesso, gli inquirenti sperano di trovare elementi utili al ritrovamento del cadavere della donna. Sono state trovate, invece, cospicue tracce di sangue nell’appartamento di via Porto Franco, residenza dell’ex fidanzata di Pasini del quale lui aveva la disponibilità. Proprio lì si sarebbe consumato il delitto, intorno alle cinque del mattino. I Ris che hanno eseguito un sopralluogo, hanno passato la casa con il Luminol che ha evidenziato macchie di sangue in bagno e sul pianerottolo. Secondo il racconto di Pasini, lui alle 5 del mattino avrebbe trovato Sabrina in bagno senza vita e con la faccia sporca di sangue e attribuendo il decesso a overdose.
Colto dal panico, avrebbe avvolto il corpo di Sabrina in una coperta e poi sistemato nel bagagliaio della Panda della donna. Per fare questo, avrebbe appoggiato il cadavere sul divano, sporcandolo e poi avrebbe perso del sangue sul pianerottolo. Una volta sistemato il corpo nell’auto, Pasini avrebbe pulito l’appartamento. Ma il Luminol ha trovato le tracce di sangue. Inoltre, nell’appartamento, quando sono entrati i Ris, c’era un ventilatore acceso puntato sul divano, ancora umido. Ieri i vigili del fuoco e i carabinieri hanno effettuato una ricerca in fondo a via Dosso Morone, poco distante sia da casa Pasini, sia dall’appartamento del delitto. Un paio di ruspe hanno scavato nel terreno nei pressi della ferrovia, ma senza trovare nulla di interessante. Intanto l’avvocato di Pasini, Paolo Sperolini, conferma che in sede di interrogatorio, ha chiesto di verificare se la carcassa rinvenuta nell’auto sia davvero quella di un cane: «Ho espresso il parere che quelle ossa carbonizzate fossero esaminate anche da un medico legale».