MARIA GRAZIA LEPORATI
Cronaca

"Se non si conosce l’ambiente, non si vedono i problemi. Costruire vicino agli argini dei fiumi è pericoloso"

La parola a un naturalista: "Il paesaggio è cambiato. Il futuro? Va immaginato. dagli studenti".

Com’è nata la passione per la scoperta del territorio Cremasco? "Quando ero ragazzo, in bicicletta, mi sono accorto che facevo fatica a pedalare, eppure ero in pianura. Com’era possibile? La risposta l’ho trovata nelle carte geografiche".

Che differenze ha notato da quando era bambino a oggi? "Il territorio è cambiato a causa dell’egoismo crescente e cancella il rispetto dell’ambiente. Per esempio, si costruisce troppo vicino alle rive dei fiumi e questo, in caso di esondazioni, causa danni ingenti".

Come reputa lo stato di conservazione del territorio cremasco? "Il Cremasco non versa in buone condizioni, ma negli ultimi anni si cerca di migliorare con le pianificazioni comunali".

Come si immagina il territorio in futuro? "Sono gli studenti a doverlo immaginare, ma serve agire conoscendo il passato".

Ritiene che l’acquisto da parte di privati di Torre de’ Zurli e Villa Augusta sia la miglior soluzione per la conservazione degli edifici? "Sì, perché lo Stato purtroppo non può occuparsi da solo dell’infinito patrimonio italiano".

Oggi l’acqua dei fontanili è impiegata correttamente? "L’acqua dei fontanili, per gli agricoltori, non è sufficiente e dunque essi usufruiscono delle turbine per attingere ai fossi".