Moscazzano (Cremona) – “Non bisogna mai aver paura di sognare in grande”. È sicuro Simone Diazzi, 18 anni, giovanissima promessa del balletto, originario di Moscazzano. “Studio danza da quando avevo 5 anni – racconta – e quest’anno finalmente sono riuscito a entrare nell’Accademia Ucraina di Balletto, dopo aver superato l’audizione”. Ha coronato, un primo importante sogno: ha debuttato al Teatro degli Arcimboldi di Milano nel balletto Lo Schiaccianoci. “Ero molto emozionato – continua – a esibirmi di fronte a tremila persone ma ero anche felicissimo nel vedere finalmente i frutti dei sacrifici di tanti anni”.
È stato ed è un percorso faticoso il tuo?
“Sicuramente richiede molto impegno e fatica. Dedico almeno tre/quattro ore al giorno di allenamento dopo la scuola. La mattina vado a Crema, dove frequento il liceo artistico Munari. Poi prendo il pullman per Milano dove vado ad allenarmi e ritorno solitamente tra le sette e le otto di sera. Quando si deve preparare uno spettacolo gli orari delle prove durano di più e ritorno anche tra le 22 e le 23; addirittura alcune prove si protraggono per tutto il giorno, dalle 8 del mattino alle 22”.
Hai sempre avuto questa grande passione per il ballo?
“Sì, i miei genitori mi raccontano che mi mettevo a ballare appena sentivo la musica. Ma tutto è nato da un episodio particolare. Sono andato a vedere uno spettacolo di mia sorella e... ho detto a mia mamma “Io voglio provarci!”. E così ho fatto. In teoria, avrei dovuto cominciare l’Accademia in prima media, ma gli insegnanti al tempo non mi hanno incoraggiato, anzi... Poi, è scattato qualcosa dentro di me. Ho pensato di inseguire i miei sogni e di sognare in grande e, pur essendo in quarta superiore, ho provato a fare l’audizione nel gennaio scorso e, fortunatamente, sono stato preso. Per me è stata una grande soddisfazione”.
I tuoi progetti?
“Continuerò con l’Accademia e tra due anni avrò il diploma come ballerino professionista. A questo punto mi piacerebbe provare a fare audizioni nelle compagnie più grandi, come al Teatro alla Scala di Milano o all’Opèra di Parigi”.
La tua famiglia ti sostiene nei tuoi sogni?
“Moltissimo. I miei genitori stanno facendo molto per me, anche considerando il costo elevato dell’ Accademia, dove però sono riuscito ad entrare con una borsa di studio e mi hanno sempre sostenuto anche dal punto di vista morale”. E per Simone il sogno continua, anche quando si sveglia.