Ripalta Guerina (Cremona), 26 marzo 2023 – Ripalta Guerina è un paese piccolo piccolo sul fiume Serio. Ha circa 500 abitanti, una chiesa, una trattoria, un motel, un campetto da calcio e un sindaco davvero coraggioso. Luca Guerini, 51 anni, in questi giorni si è guadagnato diversi soprannomi: da sindaco sceriffo, che però non gli piace, a sindaco dal cuore impavido. Quel che è successo è che per due volte nel giro di pochi giorni ha affrontato e messo in fuga i ladri che stavano per mettere a segno dei furti nel suo paese.
Una prima volta si è trovato faccia a faccia con una banda di professionisti che puntava a una villa del paese. Una seconda volta ha affrontato due persone che erano entrate nella chiesa parrocchiale con l'obiettivo di rubare le offerte. In entrambi i casi è riuscito a metterli in fuga. “Non mi sento assolutamente un sindaco sceriffo - racconta all’Ansa il sindaco, eletto con una lista civica al suo secondo mandato -. Ho sentito una scarica di adrenalina e ho fatto quel che credo debba fare il primo cittadino di un paese piccolo dove tutti si conoscono ed è facile individuare la presenza di persone sospette. Io, se mi accorgo di qualcosa di strano, me ne accerto: lo faccio sempre e l'ho fatto anche questa volta".
Guerini racconta che "nel primo caso ho notato tre uomini con cappellino calato sugli occhi, mascherina chirurgica e zainetto che si aggiravano nel giardino della villa. E fuori una Mercedes parcheggiata con un quarto uomo al volante. Ho chiesto: 'chi siete? Cosa fate li?' Sono usciti, io li ho rincorsi mentre chiamavo i carabinieri con il telefonino e loro hanno raggiunto l'auto e sono scappati. E hanno acceso un lampeggiate con sirena come quelli delle auto civetta delle forze dell'ordine per avere strada libera e scappare più velocemente. Erano sicuramente dei professionisti”. I tre avevano già tagliato una tapparella e sfondato un vetro della villa.
Due giorni dopo, il furto sventato in parrocchiale. "Ero in Comune - prosegue Guerini - e ho notato un ragazzo di carnagione olivastra che entrava in chiesa. Un minuto dopo ne è entrato un secondo. Alle 9 del mattino, senza funzioni in programma, mi è sembrato anomalo”. La parrocchia è proprio di fronte al municipio e Guerini ha deciso di scendere a dare un'occhiata: “Quando sono entrato in parrocchia, uno dei due era sulla porta per fare da palo, l'altro era già sull'altare. Gli ho rivolto il buongiorno e entrambi si sono fatti il segno della croce. Poi hanno preso l'uscita e sono scappati. Ho inseguito anche loro a piedi, sempre al telefono con i carabinieri”. Ad attenderli c'era un Bmw con targa romena guidata da un complice e si sono dileguati.