Un giovane di 31 anni di nazionalità marocchina si è tolto la vita sabato sera intorno alle 19.15 nella casa circondariale di Cremona. Si tratta del 59esimo suicidio accertato dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane, secondo i dati del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Il trentunenne era senza fissa dimora e gli erano stati contestati i reati di rapina e violenza sessuale.
Il carcere di Cremona è tra i più critici della Lombardia, ha una capienza di 394 posti, ma secondo le rilevazioni del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ospita attualmente 543 detenuti: è un tasso di sovraffollamento di oltre il 112 per cento.
Anche i sindacati locali della polizia penitenziaria denunciano da tempo le condizioni critiche in cui versa il carcere di Cremona, sia per il sovraffollamento dei detenuti che per la carenza di personale penitenziario, che nello specifico vede 168 agenti di polizia sui 223 posti previsti.