PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Terremoto, da Crema aiuti per Camerino messa in ginocchio dal sisma

Tutto è partito dall’impegno della studentessa Cecilia Alongi

Cecilia Alongi, 22 anni, ha creato anche una pagina su Facebook

Crema, 15 novembre 2016 - «Non potevamo restare insensibili alla richiesta di aiuto e ci daremo da fare. Dopo l’amatriciana solidale, che ha raccolto oltre 7000 euro, adesso ci muoviamo

Cecilia Alongi, 22 anni, ha creato anche una pagina su Facebook
Cecilia Alongi, 22 anni, ha creato anche una pagina su Facebook
per Camerino, sollecitati da una nostra concittadina». Lo ha detto il sindaco di Crema Stefania Bonaldi, che ha chiesto al gruppo della Protezione civile Lo Sparviere, di aiutare anche in questo frangente. L’idea ha preso ben presto forma. Una lettera ufficiale del Comune è stata inviata a tutti i commercianti di abbigliamento, calzature e biancheria per la casa affinché possano aiutare. Servono indumenti intimi, giacche e giubbotti, coperte e piumoni, pigiami, tute, scarpe. La Protezione civile può passare a ritirare la merce e anche i privati possano contribuire, purché la merce sia nuova.

«A fine settimana io e il sindaco – ha concluso Giovanni Mussi, responsabile dello Sparviere – saremo a Camerino per prendere contatti con l’assessore Leo Marucci e per coordinarci. Poi, a fine mese, andremo a portare quel che abbiamo raccolto». Ma non finisce qui: «Quando saremo a Camerino – ha riferito il sindaco – approfitteremo per passare da Amatrice e lasciare quanto ricavato. Avremmo voluto invitare a Crema il primo cittadino e organizzare una cena in suo onore, ma il secondo terremoto non gli dà la possibilità di muoversi dalla sua zona. Quindi, andremo noi». La solidarietà per Camerino quindi parte. E il merito è di Cecilia Alongi, 22 anni di Crema che studia a Camerino e che è stata sorpresa dal terremoto. «Abito all’ultimo piano del caseggiato più alto del paese, 77 scalini – ci dice – e quel giorno eravamo in camera io e le mie due coinquiline. Alle 7.15 abbiamo sentito la prima scossa. Abbiamo messo qualcosa in uno zaino e siamo andati al bar qui vicino. Cinque minuti dopo è arrivata la scossa che ha distrutto il paese. È stato terribile. Nel bar sono caduti i bicchieri e i piatti; il mio fidanzato che stava in casa, al primo piano, si è preso alcuni libri in testa. Quando siamo uscite dal bar, quel che si vedeva era incredibile, con macerie dappertutto. Mi sono detta che dovevo far qualcosa per questo paese. Camerino senza gli studenti è morta e serve aiuto. Adesso sono a Fermo e il mese prossimo mi laureo e torno a Crema. Ho creato una pagina Facebook a sostegno del paese che si chiama «Il futuro non crolla». Spero di tornare un giorno e trovare di nuovo tutto come una volta».