di Pier Giorgio Ruggeri
Non ce l’ha fatta Alessandro De Marchi, il cremonese travolto sabato da una valanga in Val San Nicolò, vallata laterale della Val di Fassa, nelle Dolomiti al confine con le province di Bolzano e Belluno. Il drammatico evento si è verificato quando la comitiva si trovava a 2200 metri di altezza: la valanga ha ghermito due uomini e sepolto il cremonese (che lavorava a Bolzano) Alessandro De Marchi, 44 anni, che è stato estratto un’ora più tardi dagli uomini di soccorso in gravissime condizioni e ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Chiara di Trento. Secondo quanto si è appreso la valanga ha avuto origine intorno alle 13 dal pendio che da passo San Nicolò scende alla baita Alle Cascate, con un fronte di circa 70 metri e una lunghezza di 300 metri. I compagni di escursione degli scialpinisti travolti dalla massa di neve e ghiaccio hanno immediatamente chiamato i soccorsi.
Uno dei due uomini è stato sepolto solo parzialmente ed è fortunatamente riuscito a liberarsi subito. De Marchi invece è rimasto totalmente sotto la neve ed è inizialmente risultato disperso. Il cremonese era privo dell’apparecchio elettronico che permette la localizzazione sotto la neve, l’Artva. Questo fattore ha complicato le ricerche, già rese difficili dalla poca visibilità causata dalla nebbia. Le operazioni del soccorso alpino sono state condotte tempestivamente attraverso unità cinofile, con il supporto dei vigili del fuoco e dei soccorritori delle stazioni Centro Fassa, Alta Fassa e Moena. A causa del maltempo l’elicottero Aut Alpin Dolomites, intervenuto sul posto per recuperare i feriti, non è riuscito ad arrivare direttamente nella zona ed è così atterrato a Predazzo, dove sono poi partite le squadre di intervento, salite in quota con quad e motoslitte. Alessandro De Marchi aveva appena girato un filmato che aveva messo in rete pochi minuti prima che si staccasse la valanga che lo ha travolto. Nel filmato si diceva entusiasta dell’escursione in corso e a un certo punto ha anche esclamato: "Non ci ferma nessuno". Purtroppo, pochi minuti più tardi, la tragedia si è compiuta.