REDAZIONE CREMONA

"Troppo caldo nell’hospice. E si soffoca negli altri reparti"

Disservizi nell'impianto di condizionamento alla RSA di Crema generano disagi tra dipendenti e ospiti. La Direzione assicura interventi e lavori in corso per migliorare la situazione.

I vertici della struttura: «Tutti gli impianti di refrigerazione sono a pieno regime e ne abbiamo anche di mobili»

I vertici della struttura: «Tutti gli impianti di refrigerazione sono a pieno regime e ne abbiamo anche di mobili»

Troppo caldo. E arrivano lamentele. Arriva anche una fotografia dove il termometro sistemato da un dipendente in un ufficio segna oltre 30 gradi. E giunge pure la voce, sempre da qualche dipendente, che non ci sarebbe il permesso di portare ventilatori da casa. L’impianto di condizionamento pare non farcela e in questi giorni di grande calura il disagio è massimo. E sempre qualche dipendente, nella Rsa di via Kennedy, segnala la gran fatica dell’impianto di refrigerazione, che funziona bene nel reparto hospice e paganti e male negli altri. Una situazione che era stata segnalata anche lo scorso anno.

Tuttavia la Direzione fa sapere: "Come ogni anno, Fondazione Benefattori Cremaschi è fortemente impegnata a mantenere le migliori condizioni per i suoi ospiti durante tutto l’anno, anche nella stagione estiva. Questo impegno è peraltro ulteriormente dimostrato dai lavori di riqualificazione appena avviati, che mirano a migliorare il comfort e l’efficienza energetica delle nostre strutture. In merito alle temperature che si registrano nella Rsa di via Kennedy, tutti i nostri impianti di refrigerazione sono a pieno regime 24 ore su 24. Nei casi in cui si sono verificati problemi specifici, stiamo intervenendo con l’installazione di sistemi di refrigerazione mobili, soluzione che si ritiene sia soddisfacente".

La Direzione spiega che nelle stanze degli ospiti non si superano i 26-27 gradi. Sempre in attesa dei lavori di ristrutturazione per i tre siti della Fondazione – Kennedy, Casalbergo e Misericordia – per i quali ci sono 50 milioni da spendere grazie alle risorse del Pnrr. Lavori che stanno per partire e che, sulla carta, impegneranno almeno 18 mesi prima di vedere la fine.

P.G.R.