CREMA (Cremona)È stato produttivo l’ultimo incontro con il soprintendente Gabriele Barrucca per il via al progetto definitivo. Entro qualche settimana sarà presentato il piano di lavoro per il nuovo ponte di via Cadorna. Le tappe prevedono la stesura del progetto e poi la gara d’appalto. Si prevede che del ponte attuale restino in piedi il pilone centrale, le due spalle e la parte chiodata che delimita il passaggio ciclo pedonale, che dà il senso dell’antichità della struttura. Pare che in Italia restino solo due ponti di questo tipo. Una volta approvato il progetto definitivo, si passerà alla ricerca della ditta che dovrà costruirlo. Fase delicata perché la scelta, tra le società invitate dal Comune, sarà fondamentale per la certezza dei tempi del cantiere. Individuata l’azienda, si partirà con le operazioni.
"Prevediamo che la ditta possa cominciare a lavorare in officina tra settembre e ottobre e che l’opera sarà terminata a febbraio-marzo 2026 - annuncia l’assessore Giorgio Pagliari -. A quel punto, si potrà cominciare a operare sul ponte". E qui iniziano i problemi. Le precedenti informazioni prevedevano una chiusura massima di sei mesi. Ci si è resi conto che questo tempo è troppo lungo e che non è possibile tagliare fuori una parte della città per metà anno.
"Stiamo cercando una soluzione che impieghi tempi inferiori e speriamo di riuscirci - comunica l’assessore -. Non posso anticipare niente, ma siamo fiduciosi". La chiusura del ponte avverrà non prima di maggio-giugno del 2026. E si ritiene che si stia lavorando per non andare oltre i due mesi, anche se l’assessore resta al momento fermo sulla previsione dei sei mesi di chiusura.
Pier Giorgio Ruggeri