Un’ombra sul 25 Aprile di Izano. Il paese ricorda il giovane Angelo Zanoni, ucciso da un sicario al suo ritorno a casa in incognito dopo essersi dato alla macchia in Valtellina, tra le fila dei partigiani. La madre sentì la raffica di spari e sulla soglia di casa trovò il figlio agonizzante, che le morì davanti agli occhi. Nel cimitero di Izano da anni una lapide lo ricorda. Ma il tempo ha rovinato il marmo. Lo scorso anno la famiglia ha chiesto al Comune di sistemarlo ma, se non lo volessero fare, saranno gli Zanoni a provvedere. "È passato un anno – spiega Celestino Cremonesi dai banchi dell’opposizione – e la lapide è sempre sbreccata. Nell’ultimo Consiglio il Comune ha detto che chiederà alla famiglia se è ancora del parere di riparare la lapide a proprie spese. Qualora non fosse più disponibile, allora provvederà il municipio". Così la lapide che ricorda Angelo e la sua giovane vita bruciata è rimasta sbreccata anche per questo 25 Aprile.
CronacaUn’ombra sulla lapide del partigiano ucciso