PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Vaiano Cremasco, tutti piangono il sindaco Domenico Calzi

Vaiano Cremasco, folla ai funerali di Domenico Calzi

Il funerale di Domenico Calzi (Pgr)

Vaiano Cremasco, 4 luglio 2017 - Tutto il paese, oltre quaranta sindaci non solo del Cremasco, molte autorità e persone semplici che hanno conosciuto Domenico Calzi, l’apprezzato sindaco di Vaiano Cremasco morto a 66 anni la notte di sabato scorso a causa di un tumore che lo ha stroncato in pochi giorni. Il feretro è passato dal Comune alla chiesa, poche decine di metri, accompagnato dalle autorità. Nella parrocchiale gremita lo attendeva la sua gente e a queste persone ha parlato il parroco don Attilio Premoli, che ha ricordato come il primo cittadino apparisse burbero e risoluto, ma che nel suo animo era una persona gentile e umile.

"Perché me ne devo andare, ho ancora così tanto da fare", aveva detto Domenico, poco prima di chiudere gli occhi per sempre, alla moglie Armida e il parroco ha ricordato questa domanda, non rispondendo, ma dicendosi certo che ora il sindaco aveva ottenuto la sua risposta. Una folla commossa ha dato in silenzio l’ultimo saluto al sindaco che era stato capace di strappare il paese all’egemonia della sinistra. Si pensava a un caso, un azzardo, una faida interna che aveva favorito il terzo incomodo. Invece Calzi aveva stupito tutti, governando con saggezza e fermezza, anche con i suoi. E nel 2014 aveva vinto a mani basse ottenendo il secondo mandato. Non ha potuto terminare la sua missione perché il suo tempo è scaduto improvvisamente. Aveva messo d’accordo tutti costruendo uno splendido canile, aveva dotato il suo paese di ciclabili, di una strada esterna, aveva abbellito il centro e costruito opere pubbliche. Amante degli animali, come ultimo atto aveva voluto l’adesione all’oasi felina di Crema. «Sai, forse non sto bene», aveva confidato il mese scorso a un amico. Da oggi c’è il commissario e poi arriveranno nuove elezioni. Per il momento resta lo stupore della perdita.