
Cimitero
Vaiano Cremasco (Cremona) - Il giallo della bara in più nella tomba di famiglia finisce dai carabinieri. In questi giorni un’anziana signora, ultima superstite di un’antica famiglia con tomba privata nel cimitero del paese, andrà dai carabinieri per depositare un esposto e far sì che si apra un’inchiesta per scoprire chi c’è nella bara, perché si trova nella tomba di famiglia che a lei non appartiene e, soprattutto chi e quando ce l’abbia messa
La scoperta della bara in più è avvenuta intorno al 20 ottobre, al termine di un funerale. Non è una questione da poco quella sollevata dall’anziana del paese che, andando a seppellire un nipote, morto lontano da Vaiano Cremasco a soli 47 anni, nel momento dell’inumazione, aperta la tomba di famiglia, ha scoperto che all’interno c’erano solo due posti liberi anziché tre. Dopo lo stupore, l’anziana ha effettuato una ricognizione e ha scoperto che sulla bara c’era un cartello che riportava nome e cognome. Si tratterebbe di una donna, probabilmente bergamasca perché il cognome è tipico di quelle parti, ma nessuno ha saputo dire alla proprietaria della tomba come mai fosse finita lì dentro. Peraltro, oltre al nome, sulla bara non vi era altra indicazione (data di nascita e di morte, magari paese di provenienza). La bara, in zinco, era lì senza un perché. Inutilmente la donna è andata in Comune a chiedere lumi e a protestare per quell’intrusione. Nonostante le ricerche e le indagini nessuno ha saputo risolvere il mistero.
"Una vicenda molto seria – dice Andrea Ladina dei Verdi, di professione criminologo – è necessario capire che cosa sia successo. Bisogna sapere che questa tomba è alta 50 cm da terra e che per inumare una bara è necessario sfilare la parte centrale in marmo, operazione che richiede più persone. Quindi, cosa è successo e quando? Non vorrei che si sia trattato di un errore, di un dirottamento, magari nel momento più buio della pandemia, dove le bare viaggiavano alla ricerca di un forno crematorio. Di certo l’esposto è necessario per aprire un’indagine, visto che sin qui non sono state trovate spiegazioni al mistero della bara in più. Quanto avvenuto è comunque una violazione del regolamento di polizia mortuaria che impone di registrare ogni movimento che avviene nel cimitero. E di questa inumazione non vi è traccia".