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Il Comune più vivibile d’Italia? È la piccola Credera Rubbiano, 1500 residenti, in provincia di Cremona

La classifica sullo “smart living” pone Credera Rubbiano in cima alla classifica nazionale. Le caratteristiche: disponibilità di servizi essenziali, sostenibilità, benessere dei cittadini

La piazza della frazione di Rubbiano del Comune di Credera

La piazza della frazione di Rubbiano del Comune di Credera

Cremona – A vederla non si direbbe, sembra quel “piccolo mondo di un mondo piccolo piantato in qualche parte dell’Italia del Nord” che ha dato sfondo alla favola di Don Camillo e Peppone, eppure il comune di Credera Rubbiano, spalmato sulla pianura cremasca, è la città più vivibile d’Italia. O almeno, lo è secondo l’ultimo rapporto City Vision sullo “smart living” – traducibile forse in un italico “vivere bene” – stilata dalla società Blum in collaborazione con l’azienda Prokalos.

I suoi millecinquecento abitanti vivono sparpagliati nei due capoluoghi, Credera e Rubbiano, e nelle frazioni Cascine San Carlo e Rovereto. Quasi a pari merito nella classifica nazionale, ci sono i comuni di Cordovado (Pordenone), Imola (Bologna), Bagno a Ripoli (Firenze) e Treviso.

Ma come ci è finito un borgo lombardo sullo stesso livello del capoluogo delle più ricche province venete? Tutto sta nelle caratteristiche valutate nel rapporto: innanzitutto, la disponibilità di servizi essenziali, come sanità, educazione e trasporti, e poi la sostenibilità ambientale e il benessere dei cittadini. E qui, in cima alla classifica troviamo soprattutto piccoli borghi, con una popolazione media di circa 2.600 abitanti, con la significativa eccezione di Imola, con i suoi circa 69.000 abitanti, e, appunto, di Treviso.  

Caratteristiche

Le città che occupano i primi posti nella classifica sono quelle che promuovono politiche ecologiche e strategie di sviluppo a lungo termine, favorendo un ambiente sano e una vita equilibrata. Le amministrazioni locali, attraverso politiche mirate, riescono a migliorare la vivibilità con un bilanciamento efficace tra il costo della vita e la qualità dei servizi offerti. Comuni come “Credera Rubbiano e Cordovado sono esempi di come anche i piccoli borghi possano diventare modelli di sostenibilità e innovazione”. 

Il rapporto sottolinea, quindi l’importanza di politiche locali integrate che puntano a migliorare la qualità della vita, siano esse applicate nei piccoli borghi o nelle aree urbane più grandi. “Una città è intelligente non solo se sa implementare progetti di innovazione tecnologica, ma anche e soprattutto se sa garantire il benessere a chi la vive. Uno strumento chiave, dunque, per capire come le città possano essere luoghi dove non solo si abita, ma si vive davvero bene”, spiega Domenico Lanzilotta, direttore di City Vision.