PIER GIORGIO RUGGERI
Economia

Cremona, la zootecnia resiste e guarda al futuro: “Qui c’è l’eccellenza”

Nonostante le limitazioni per la blue tongue cresciuti gli spazi espositivi. Il ministro Santanché: agricoltura e allevamento parte fondamentale del Paese

Il ministro Daniela Santanchè e l’assessore regionale Alessandro Beduschi al taglio del nastro

Il ministro Daniela Santanchè e l’assessore regionale Alessandro Beduschi al taglio del nastro

Cremona, 29 novembre 2024 – Partenza con il botto per la 79ª edizione di Fiere Zootecniche Internazionali, inaugurata ieri mattina a CremonaFiere dal ministro per il Turismo Daniela Santanché, dall’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi e dal presidente di CremonaFiere Roberto Biloni. Centinaia di persone hanno varcato le porte di ingresso della manifestazione in programma fino a domani, dove ci sono oltre 200 espositori provenienti da 20 Paesi. “Agricoltura e allevamento sono parte fondamentale del nostro Paese – ha dichiarato il ministro Santanchè subito dopo il taglio del nastro –, un lavoro duro e importante, che non conosce né vacanze né domeniche. Per quanto riguarda il turismo, le fiere sono un riferimento essenziale per tre fattori. Aiutano a destagionalizzare il turismo, il turista fieristico in media spende di più dei turisti normali e terzo punto, si ferma più notti”.

Una settimana fa dai tecnici sono state date le ultime indicazioni in merito alle misure sanitarie relative alla Blue Tongue, presente ormai da anni, limitando l’accesso alla fiera alle sole vacche della provincia di Cremona. Insieme al ministro Santanchè, l’assessore di Regione Lombardia Alessandro Beduschi ha ribadito: “L’eccellenza raggiunta dall’agricoltura lombarda è certificata da questa fiera che rappresenta il massimo della visione che questo settore ha del lavoro e dell’etica del lavoro”.

Nonostante le difficoltà di questa edizione, il presidente di CremonaFiere Roberto Biloni ha parlato dei grandi passi avanti fatti in questi ultimi anni: “La nostra fiera ha visto una crescita significativa dopo il Covid. Quest’anno abbiamo registrato una maggiore disponibilità di spazi espositivi, anche se abbiamo avuto un numero inferiore di capi a causa della malattia della lingua blu. I capi presenti sono provenienti da allevamenti della nostra provincia, seguendo le indicazioni delle nostre Ats. Nonostante queste limitazioni la fiera rimane il punto di riferimento degli allevatori, il loro palcoscenico del quale sono parte integrante. Abbiamo introdotto elementi innovativi interamente dedicati ai giovani e all’innovazione, punti centrali delle Fiere Zootecniche Internazionali”. Oltre alla parte espositiva con 200 espositori, un calendario corposo con 70 appuntamenti a confermare il ruolo centrale della manifestazione in grado di attrarre interlocutori specializzati per il dibattito del settore zootecnico.