PIER GIORGIO RUGGERI
Politica

Il Comune tira la cinghia: “Non abbiamo più soldi”. Pnrr in ritardo, casse vuote

Il sindaco di Casaletto Ceredano ha anticipato risorse per due opere pubbliche. Ora si attende che i finanziamenti promessi arrivino nel più breve tempo possibile

Il sindaco di Casaletto Ceredano Aldo Casorati lamenta stanziamenti “lumaca“ dei fondi Pnrr

Il sindaco di Casaletto Ceredano Aldo Casorati lamenta stanziamenti “lumaca“ dei fondi Pnrr

Casaletto Ceredano (Mantova) – “Abbiamo messo nei lavori in corso tutti i soldi del comune: adesso siamo praticamente a zero”. Lo dice il sindaco Aldo Casorati che lamenta i ritardi nell’arrivo dei contributo del Pnrr. E il fatto di aver dovuto dar fondo alle casse comunali. Il mancato arrivo dei sospirati soldi del Pnrr ha messo a repentaglio la conclusione di due opere importanti, già in itinere: l’efficientamento energetico del municipio e il nuovo asilo nido e sospeso i lavori per una terza. E adesso che fate? “Abbiamo dovuto optare per scelte obbligate cercando un ordine di priorità nelle opere in corso, perché purtroppo non sono arrivati i fondi che ci sono stati assegnati con il Pnrr”.

Avete una soluzione? “Metter mano alle casse del comune. Per portare a termine queste due opere già avviate abbiamo anticipato 750mila euro e questo però ha letteralmente prosciugato le nostre casse, in attesa che lo Stato ci invii i finanziamenti concessi dal Pnrr”. Quindi la scelta dell’amministrazione è stata inevitabile: l’asilo sarebbe dovuto essere ultimato a settembre e anche gli interventi sul palazzo municipale andavano conclusi. “Certo, per un comune piccolo come il nostro, di soli 1200 abitanti, per ultimare i due cantieri la spesa è stata davvero importante e ha prosciugato tutte le risorse” I costi… imprevisti? “Per completare l’asilo, costato in tutto 560mila euro, il comune è dovuto intervenire con un fondo di 400mila euro, mentre per il municipio la cifra prelevata dalle casse comunali è stata di 350mila su un totale lavori di 530mila.

Oltretutto abbiamo aderito al Bando regionale Nidi gratis proprio per venire incontro alle famiglie e pensiamo che questo possa favorire le iscrizioni per i 20 posti disponibili. Detto questo, il comune deve anticipare i soldi della misura perché la Regione salderà solo in primavera”. Le cause del ritardo nei finanziamenti? “Ci hanno detto che basta anche un piccolissimo errore nella documentazione presentata per bloccare il finanziamento, perché così impongono le procedure europee. Sono stato costretto a bloccare un nuovo cantiere che andrà a favore dei nuovi ambulatori e del corpo bandistico”. Dietro queste presunte inesattezze burocratiche, in realtà, si celano i tanti progetti accumulati sulle scrivanie e il poco personale impiegato per smaltire le pratiche.