Cremona, 28 novembre 2022 - È suonata la campanella per la ripresa degli allenamenti per la Cremonese. Dopo la sconfitta con l’Empoli, la squadra grigiorossa ha potuto godere di alcuni giorni di permesso ed ora è tornata al lavoro (tutti a disposizione tranne Vasquez che è impegnato al Mondiale con il Messico) per cominciare a preparare la ripresa del campionato, fissata per il prossimo 4 gennaio, quando arriverà allo "Zini" nientemeno che la Juventus. La strategia che la società di via Postumia ha deciso di adottare per cercare di cancellare i sei punti che attualmente la separano dalla salvezza è ormai ben definita. L’idea è quella di andare avanti con mister Alvini e di puntare forte sul mercato invernale (che aprirà il 2 gennaio) per rinforzare la rosa, soprattutto dal punto di vista della qualità, e trovare, finalmente, quella vittoria che finora è sempre sfuggita.
Un proposito di questo genere, confermato a chiare note pure dal ds Giacchetta e dal consulente tecnico Braida, pone la Cremonese già in pieno clima-mercato ed avvicina numerosi profili alla casacca grigiorossa. Pur senza dimenticare la necessità di sfoltire l’organico attuale, l’intenzione è quella di operare almeno un innesto per reparto, cercando in modo specifico giocatori che possano abbinare qualità di rilievo ad una buona conoscenza della serie A. In questo senso le prime mosse sembrano riguardare l’attacco, che finora ha sciupato tanto e costruito davvero poco.
Nelle ultime ore stanno salendo le quotazioni di Joao Pedro (classe ’92), che milita al momento nel Fenerbahce, ma sembra intenzionato a rientrare in Italia. Altri profili che potrebbero risollevare le quotazioni del reparto avanzato, a parte il "caso-Gaetano", che in molti sognano di riportare a Cremona dal Napoli, sono Shomurodov (’96) della Roma, Henry (’94) e Lasagna (’92) dell’Hellas Verona, Bonazzoli della Salernitana (’96), Caputo (’87) della Sampdoria, Sansone (’91) del Bologna e Lazetic (2004) del Milan.
Non meno frequentato il "binario" dei possibili arrivi per il centrocampo che, dal sogno-Gagliardini (’94) dell’Inter comprende i vari Adli (2000) del Milan, Bove (2002) della Roma e il trio a tinte bianconere Nicolussi Caviglia (2000), Filippo Ranocchia (2001) e Soulé (2003), Per quel che riguarda la difesa, ricordata la possibile partenza di Radu e il vociferato ritorno di Ravaglia, il casting al momento è meno "frequentato", anche se il trentenne Colley della Sampdoria guida il gruppetto dei giocatori che potrebbero aiutare mister Alvini a costruire una rincorsa che deve partire subito con decisione e non deve più lasciare spazio a recriminazioni per il bel gioco prodotto e gli scarsi frutti raccolti. Luca Marinoni