Napoli - Clamoroso allo stadio Maradona. La Cremonese elimina il Napoli dagli ottavi di Coppa Italia e si regala una serata indimenticabile. L’avventura di Davide Ballardini sulla panchina grigiorossa inizia con un “miracolo” calcistico. In effetti gli ospiti, orgogliosi, mai domi e davvero sorprendenti, riescono a portare la capolista prima ai supplementari e poi, pur giocando in dieci, ai rigori, dove si perfeziona l’impresa che spalanca le porte del Paradiso alla “Cenerentola” che diventa regina per una notte. I tempi regolamentari si concludono con un 2-2 che può fornire grandi indicazioni all’allenatore ravennate, che dovrà restituire competitività e una fisionomia ben precisa alla “Cremo”, che si trova staccata di ben nove lunghezze dalla salvezza.
Mister Ballardini per il suo esordio in grigiorosso punta sul 3-5-2 e rispolvera titolare Vasquez (che con lui ha già lavorato nel Genoa). Complice la formazione inedita scelta anche da Spalletti, nella quale spicca nel duo davanti alla difesa l’ex Gaetano, gli ospiti partono a testa alta e affrontano a testa alta la capolista della serie A. I partenopei cercano di far valere il loro maggior tasso tecnico, ma la Cremonese è propositiva e prima Quagliata e Ciofani in coppia e poi Pickel riescono a chiamare al lavoro la difesa azzurra (nell’occasione con una inusuale casacca biancorossa). Okereke e Quagliata cercano di affondare in avanti per pungere il Napoli e al 18’ arriva il meritato vantaggio per gli ospiti. Castagnetti lancia Okereke che pennella un invitante pallone al centro, dove arriva puntuale all’appuntamento Pickel per l’inatteso 1-0 grigiorosso. La rete carica ulteriormente la squadra di Ballardini che si rende ancora pericolosa solo 1’ più tardi, ma l’azione sfuma. Con il passare dei minuti esce l’orgoglio dei partenopei, che si spingono in avanti prima con Zerbin e poi Raspadori, ma la retroguardia ospite si disimpegna bene. La compagine di Spalletti aumenta gradatamente i giri del motore e chiama nuovamente al lavoro la difesa della Cremonese, che chiude bene con Bianchetti. Sul fronte opposto al 30’ torna a farsi vedere dalle parti di Meret la squadra grigiorossa, ma la difesa napoletana chiude tempestivamente su Quagliata.
Il Napoli preme per il pareggio e al 33’, sugli sviluppi di un angolo, Ndombele costringe Carnesecchi ad una difficile respinta, ma la palla termina a Juan Jesus che insacca il pareggio. La Cremonese non ha nemmeno il tempo di rammaricarsi per il gol subito che 3’ più tardi subisce il sorpasso. Questa volta è Zerbin ad andare al cross e Simeone, di testa, anticipa tutti per il 2-1 che, nonostante un generoso finale della Cremonese, accompagna le due contendenti al riposo. La ripresa si apre con il Napoli che pressa molto più alto e gli ospiti fanno fatica ad impostare la loro azione. Dopo un bel fraseggio avanzato dei padroni di casa vanificato da Raspadori, che non riesce a concludere a dovere verso la porta, c’è un botta e risposta ravvicinato tra Elmas e Okereke, ma il risultato rimane immutato. Nonostante l’indubbia forza di un Napoli che vuole chiudere la contesa, la squadra grigiorossa rimane orgogliosamente in partita e intorno al quarto d’ora prima Sernicola e poi Quagliata mettono in difficoltà la retroguardia partenopea che concede anche una punizione da posizione interessante, ma il tentativo di Castagnetti non sortisce alcun effetto. Zerbin prima ed Elmas poi chiamano al lavoro Hendry che si fa trovare pronto a sventa in entrambe le circostanze la minaccia mantenendo così in partita gli ospiti sino al termine. Al 42’, quando in molti pensano ormai al recupero che deciderà di concedere la signora Ferrieri Caputi, accade quello che, forse, anche il tifoso cremonese più ottimista avrebbe osato sperare. Zanimacchia scende sulla destra e lancia un cross perfetto verso il centro, dove Afena-Gyan ha il guizzo vincente del 2-2 che vale i supplementari.
Nel primo extra time la squadra di Ballardini controlla bene la pressione dei partenopei fino al 10’, quando Sernicola rimedia il secondo giallo. Spalletti inserisce così Oshimen e 60” più tardi proprio il neo-entrato costringe Carnesecchi ad una difficile respinta. Sulla palla si avventa Simeone che con la porta sguarnita colpisce prima il palo e poi la traversa. Sotto un autentico diluvio il risultato non cambia nemmeno nel secondo tempo supplementare nonostante il crescente assedio del Napoli e un paio di guizzi assai temibili di Oshimen. La squadra che dovrà sfidare la Roma al turno successivo viene così decisa ai calci di rigore, dove Lobotka fallisce la conclusione e Afena-Gyan, ancora lui, con la freddezza di un veterano segna lo storico gol che manda la Cremonese ai quarti di finale di Coppa Italia. Napoli-Cremonese 4-5 dcr (2-2/2-1) Napoli (4-2-3-1): Meret 6; Bereszynski 6, Ostigard 6 (37’ st Kim 6), Juan Jesus 6,5, Olivera 6; Ndombele 6,5 (12’ pts Oshimen 6), Gaetano 6 (20’ st Lobotka 6); Elmas 6 (40’ st Zielinski 6), Raspadori 6 (20’ st Anguissa 6), Zerbin 6,5 (20’ st Politano 6); Simeone 6,5. A disposizione: Sirigu; Marfella; Mario Rui; Rrahmani; Di Lorenzo; Zedadka. All: Luciano Spalletti 6,5. Cremonese (3-5-2): Carnesecchi 6,5; Hendry 6 (37’ st Zanimacchia 6), Bianchetti 6,5, Vasquez 6; Sernicola 6, Pickel 6,5 (12’ pts Aiwu 6), Castagnetti 6 (20’ st Buonaiuto 6), Meité 6, Quagliata 6 (25’ st Valeri 6); Okereke 6,5 (20’ st Afena-Gyan 6,5), Ciofani 6 (20’ Tsadjout 6). A disposizione: Saro; Sarr; Milanese. All: Davide Ballardini 6. Arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno 6. Reti: 18’ pt Pickel; 33’ pt Juan Jesus; 36’ pt Simeone; 42’ st Afena-Gyan. Note: ammoniti: Vasquez; Okereke; Quagliata; Zerbin; Meité; Juan Jesus; Sernicola; Valeri – espulso: 10’ pts Sernicola (doppia ammonizione) - angoli: 3-1 – recupero: 4’ e 7’ e 1’ e 2’.