L’illusione dura lo spazio di un tempo, o giù di lì. Quando le cose sembravano davvero aver preso la piega giusta, è lì che il risveglio del Corticella s’è rivelato brusco come pochi. All’undici di Graziani resta tanto amaro in bocca, unito alla consapevolezza che sulla ruota biancoazzurra il 4-2 esce che un piacere: è la terza gara consecutiva che gli emiliani mandano a referto tale risultato, ma stavolta a sorridere (come capitato dieci giorni prima all’Aglianese) è la formazione lombarda che compie una rimonta tutta cuore e grinta.
Uscire a testa alta e con gli applausi è poco consolatorio per un Corticella che aveva approcciato alla sfida nel modo migliore possibile, trovando un micidiale uno-due nel primo quarto d’ora che sembrava aver davvero stordito il Crema. Il vantaggio, dopo soli 8’, porta la firma di Leonardi, abile a sfruttare un pasticcio di Peschieri su un retropassaggio di Bignami. Bellissimo il raddoppio di Biondelli, abile a sfondare dal lato sinistro e lesto a evitare che la sfera finisse fuori dal rettangolo di gioco dopo aver dribblato Spaneshi. A quel punto agli ospiti è mancato solo il colpo del ko, che pure Leonardi e Cudini sono andati a un passo dal trovare. A rimettere tutto in discussione, al 38’, il rigore concesso per un contatto in area tra Tcheuna e Melchiori, con Recino implacabile dal dischetto. Lo stesso Recino in avvio di ripresa s’è reso protagonista dell’assist per Lovaglio, che ha superato Bruzzi con una conclusione a fil di palo. A quel punto il Crema ha cominciato a spingere, con Recino che s’è procurato un secondo rigore stavolta però parato da Bruzzi. La resistenza emiliana è durata fino al 34’, quando sulla punizione di Ricozzi, Brero è svettato più alta di tutti, con relativo sorpasso. Neanche il tempo di riorganizzarsi che Recino, in diagonale dal limite, ha chiuso i conti, punendo troppo un Corticella bello a metà.
Simone Merli