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Giorno dei morti tra fiori, dolci e curiosità: perché i defunti si celebrano il 2 novembre

Quest'anno boom della vendita di crisantemi, simbolo solo in Italia di questa tradizione religiosa

Crisantemi, fiore simbolo della festa dei morti (Cardini)

Partiamo dal primo dubbio: il 2 novembre, data in cui si rende omaggio ai defunti, è un giorno feriale. A differenza di Ognissanti, il giorno prima, tocca andare a lavorare. Discorso diverso per le scuole con le Regioni e gliche vanno in ordine sparso sulla concessione di un giorno di vacanza agli studenti. La famosa autonomia scolastica.

Ma perchè il giorno dei morti si celebra priprio il 2 novembre? Detto che si tratta di una festa prettamente religiosa e non "statale", la sua origine è molto antica, certamente meno del culto dei defunti praticato da ogni civiltà anche preistorica. La data chiave è l'1 novembre 998 quando l'abate benedettino di Cluny fece fece suonare le campane funebri dopo i vespri e il giorno successivo offrì l’eucarestia pro requie omnium defunctorum. Il rito del 2 novembre venne poi adattoato dal resto della Chiesa cattolica. 

Visita al cimitero per ricordare i parenti defunti, crisantemi per abbellire le tombe e pan dei morti in tavola almeno per le famiglie lombarde: ecco i capisaldi della tradizione che quest'anno viene vissuta con molta più partecipazione dopo un 2020 segnato dalla pandemia e dalla scarsa propensione a uscire da casa per recarsi al campo santo. Oggi invece i fioristi raccontano un'altra storia: in questi giorni c'è stato un vero e proprio boom di vendite di fiori. Uno su tutti

Il crisantemo

Se 7 milioni di italiani compreranno fiori nella ricorrenza dedicata ai defunti, secondo Cia-Agricoltori Italiani, 3 milioni saranno gli steli di crisantemo venduti: è lui il fiore simbolo del 2 novembre. Nei negozi dei fioristi si segnala il trend dei petali tinti con colori vivaci e luminosi per dare loro un aspetto ancora più attraente. Per colorare i fiori vengono utilizzati tutti i tipi di mezzi e procedure: possono essere tinti con un colorante alimentare e la tintura può essere anche fatta in casa, con l'aggiunta di coloranti all'acqua, lasciando che questi lo assorbano. La differenza maggiore si noterà su quelli che hanno petali di tonalità chiare.

Una tradizione italiana

La tradizione del 2 novembre sarebbe legata anche al fatto che il crisantemo fiorisce proprio in questo mese, ma si tratta di un rito italiano: nel resto del mondo il fiore dei morti - altrove chiamato «margherita dal 16 petali» - è simbolo di gioia ed è regalato in occasione di matrimoni. Probabilmente la sua lunga durata (fino a 20 giorni) può aver contribuito a renderlo prima scelta per addobbare i nostri cimiteri. Ma c'è anche un'altra particolarità che lo ha associato nella tradizione popolare al mistero dei morti: il crisantemo è, infatti, l'unico fiore fotosensibile che ama l'oscurità. Il bocciolo per fiorire ha bisogno di non essere esposto alla luce e un clima nuvoloso è ideale per il suo sviluppo tanto che, in caso di troppa luminosità, i produttori sono costretti a coprire le coltivazioni con teli neri per non far penetrare raggi di luce. La produzione è principalmente in Toscana, Campania, Puglia e nella regione dove è nato il florovivaismo, la Liguria, dove a fine '800 le famiglie reali che svernavano sulla costiera alimentarono l'interesse per l'aspetto ornamentale di piante e fiori. 

La produzione e le varietà

Secondo l'associazione dei Florovivaisti Italiani, la produzione di crisantemi ha subito quest'anno una flessione del 20% per i timori e le incertezze di mercato legate al Covid, nel periodo di semina a giugno. La diminuzione (-15%) delle importazioni per i costi di produzione di trasporti dovuti al caro-gasoli ha, tuttavia, reso più attrattivo il prodotto nazionale e i prezzi risultano in linea con il 2020. In commercio sono molte le varietà, dalla più comune (un bouquet di crisantemina costa sui 10 euro), agli allegri Ping Pong (dalla caratteristica forma «a pallina», 2 euro a stelo), ai più decorativi Spider (petali allungati e sottilissimi, tanto da ricordare le zampe di ragno, 3 euro l'uno) a quella più pregiata, la Turner (sui 4 euro). Il settore florovivaistico rappresenta in Italia il 5% della produzione agricola totale e si estende su una superficie di quasi 30mila ettari, contando 27mila aziende (100mila addetti), di cui 17mila coltivano fiori e piante in vaso e 10mila sono vivai. Il comparto vale circa 2,5 miliardi di euro, di cui il 55% va attribuito ai prodotti vivaistici (alberi e arbusti). In Europa, le aziende florovivaistiche contano un fatturato di oltre 20 miliardi di euro e l'Italia, vale il 15% della produzione comunitaria.

Il Pan dei Morti

Tipico della tradizione lombarda, in particolar modo milanese e brianzola, il dolce Pan dei Morti è il piatto del 2 novembre. Secondo la leggenda, lo si prepara per dare il benvenuto agli spiriti dei defunti che tornano a fare visita alle loro case. Gli ingredienti per preparare i tipici biscotti ovali sono albume, cacao, frutta secca, zucchero a velo, frutta candita, pinoli, nocciole, biscotti secchi, vin santo  e spezie.