FEDERICA PACELLA
Cronaca

Adamello, il ghiacciaio sparirà entro la fine del secolo

Due giorni di monitoraggio ad alta quota, misurazioni e appelli a istituzioni e cittadini. In dieci anni si è sciolto perdendo l’11% della superficie nevosa: a rischio la sopravvivenza

Il ghiacciaio dell'Adamello

Brescia, 31 luglio 2023 – Due giorni ad alta quota per monitorare lo stato di salute dell’Adamello, uno dei ghiacciai più sottoposto alle sfide del cambiamento climatico. Ieri Università degli Studi di Brescia e gli atenei della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (Rus), Legambiente, Comitato Glaciologico Italiano e Club Alpino Italiano, nell’ambito della quinta edizione del Climbing for Climate (Cfc) sono tornato sui ghiacciai del gruppo dell’Adamello a quattro anni dalla prima edizione dell’evento.

L’obiettivo è aggiornare il monitoraggio dell’avanzamento della fusione dei ghiacciai e lanciare un appello ai cittadini e alle istituzioni per potenziare il contrasto alla crisi climatica ed ecologica e alla perdita di biodiversità, con particolare riferimento agli ambienti alpini e montani.

Secondo i modelli matematici sviluppati dai ricercatori, ai rilievi glaciologici e alle proiezioni dei modelli climatici globali, il Ghiacciaio dell’Adamello, il più grande ghiacciaio italiano (quindici chilometri quadrati di superficie), scomparirà del tutto entro la fine del secolo, ma per buona parte entro i prossimi due decenni, per effetto del riscaldamento globale.

Negli anni della Grande Guerra il Ghiacciaio dell’Adamello arrivava a lambire i piccoli ricoveri in pietra situati dove oggi si trova il Rifugio ai Caduti dell’Adamello; da allora la superficie del Ghiacciaio si è abbassata di molte decine di metri. Del volume di 870 milioni di metri cubi di ghiaccio rilevato a fine millennio, se ne è fuso oltre la metà. La superficie del ghiacciaio, che nell’agosto 2007 misurava 15,7 chilometri quadrato, un anno fa si è ridotta a 13,1, con un ritiro dell’11% ogni decennio. Non c’è più un’unica massa, essendosi staccate delle placche isolate, sotto il Dosson di Genova, il Passo della Lobbia, la Cima Venerocolo, il Corno Bianco. Con l’arretramento del ghiacciaio si è formato un nuovo lago, chiamato “Nuovissimo“.