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Adunata Alpini a Milano: in 500 mila invadono la città, attesa per la grande sfilata

Fioriscono le penne nere. Oggi Messa per commemorare i caduti e concerti, annullato il lancio dei paracadutisti

Adunata Alpini a Milano

Milano, 11 maggio 2019 - Alpini pronti a sfidare il maltempo, previsto per tutta la giornata. Sono arrivati in 500mila da ogni parte d’Italia, ognuno con il suo inconfondibile cappello con la penna nera in occasione dell’Adunata del centenario: il raduno degli alpini a Milano, ovvero la città dove un secolo fa nacque l’Ana, la loro associazione nazionale. Oggi stanno affollando le strade del capoluogo lombardo, da corso Venezia a largo Cairoli. Alle 16 si terrà nel Duomo la messa in memoria dei caduti. Dalle 20 poi i concerti dei cori e delle fanfare in Galleria Vittorio Emanuele II (dove sarà consentito l’ingresso a un massimo di 1.500 persone) e in altre piazze della città. E' stato annullato, invece, il lancio dei paracadutisti previsto per mezzogiorno all'Arena Civica, a causa delle condizioni metereologiche avverse. Domani, dalle 9, la grande sfilata, con importanti modifiche alla circolazione stradale. E fino a domani al Castello Sforzesco la mostra “Alpini uno stile di vita”. Al Parco Sempione la mostra dei mezzi militari e di soccorso e i giochi per bambini e ragazzi: dal ponte tibetano alla simulazione dello sci di fondo.

Ieri in mattinata il via ufficiale. Squilli di tromba e alzabandiera in piazza Duomo. Autorità. Alpini e non solo ad applaudire. Il corteo, guidato dalla fanfara della Brigata Julia, ha raggiunto poi il Monumento ai Caduti, in piazza Sant’Ambrogio-Largo ai Caduti Milanesi per la Patria, dove è stata deposta una corona. Ancora fiori al monumento all’Alpino, nel Giardino Bompiani, in via Vincenzo Monti. Nel primo pomeriggio una piccola città si è aperta alla città. E' stata inaugurata la Cittadella degli alpini, costruita e cresciuta silenziosamente al Parco Sempione, per dire come generosità e professionalità diverse, passione e tecnica, si possono coniugare. Alzabandiera congiunto di alpini “civili” e alpini in divisa sulle note dell’inno nazionale perché quest’anno, per la prima volta, truppe alpine e Ana, in trecento, hanno lavorato in maniera congiunta per realizzare la Cittadella. È stata equipaggiata un’area di 24mila quadrati. Grandi cucine. Interminabili tavolate che basta un’occhiata per immaginarle imbandite e affollate. Frigoriferi. Il maxi-schermo. Un ospedale da campo perché è bene prevedere, esorcizzandole, anche le emergenze.

In serata e nella notte tra venerdì e sabato, in molti quartieri la gente, spontaneamente, ha passato qualche ora in compagnia delle Penne nere, durante eventi o negli accampamenti allestiti dal comitato organizzatore. Oggi, sui social, impazzano le foto di amici, famiglie, ragazze in compagnia degli alpini, in gruppo o nell'immancabile selfie con il 'vecio' di turno, meglio se dalla lunga barba. Qualche amarezza per i vandalismi alla sede dell'Ana e a un gazebo la notte prima, ma poi subito un coro per ritrovare  l'armonia e parlare delle bellezze di Milano: dal Duomo al Castello al Cenacolo, ma anche del Bosco Verticale.