
La mascherina anche in aereo
Roma - Chi ha prenotato in queste ultime settimane un volo con le compagnie low cost (o un biglietto economy con le altre compagnie) se n'era già accorto: per poter scegliere il proprio posto occorre pagare da pochi euro fino a decine di euro per le tratte più lunghe. Quanto, dipende dalla compagnia, dalla tratta e dal posto stesso, e dal fatto che la scelta avvenga online o in aeroporto. Evidentemente un modo per fare cassa in tempo di Covid. Che però non è piaciuto all'Enac, che ha adottato d'urgenza un provvedimento che prevede multe (non salate) alle compagnie aeree che non prevedano la gratuità della scelta in caso di minori, persone con disabilità o mobilità ridotta.
Perché se è vero che moglie e marito possono anche affrontare il volo seduti distanti, questo non è possibile in caso di genitori con bimbi piccoli (2-12 anni) o di viaggiatori con disabilità, che sarebbero costretti a pagare per scegliere il posto e garantirsi posti vicini oppure affidarsi al call center (come è previsto da Alitalia in caso di passeggeri disabili), per il quale però una telefonata potrebbe arrivare a costare ben più del posto stesso.
La decisione dell'Enac
Proprio per evitare questi intoppi, Enac ha stabilito che minori e persone disabili o a mobilità ridotta devono viaggiare vicino a genitori e accompagnatori senza pagare costi aggiuntivi e che tutte le compagnie aeree che operano in Italia hanno l'obbligo di adattare i propri sistemi informatici di prenotazione e assegnazione dei posti per garantire questo diritto a tutela del passeggero e della sicurezza del volo. Se non rispettano queste indicazioni, l'Enac irrogherà sanzioni da 10.000 a 50.000 euro.
La decisione, adottata in via d'urgenza, dal Direttore Generale dell'Enac, Alessio Quaranta, d'intesa con il Presidente Avvocato dello Stato Pierluigi Di Palma, è stata presa sulla base delle prerogative che derivano dal decreto istitutivo dell'Ente, numero 250 del 1997, e della normativa comunitaria a tutela dei minori e delle persone fragili. Vi sono anche ragioni di safety (sicurezza del volo) in quanto, in caso di eventuali emergenze, i minori o le persone disabili o affette da altre patologie potrebbero non essere in grado di agire e muoversi in autonomia.
La decisione dell'Ente arriva al termine dell'istruttoria di un gruppo di lavoro chiamato a verificare l'ammissibilità delle procedure attuate da varie compagnie aeree low cost che chiedono il pagamento di una tariffa aggiuntiva, a volte superiore al costo del biglietto, per consentire ai genitori di sedersi accanto ai propri figli minori, e ai familiari di stare vicino a persone disabili e a ridotta mobilità. "Dividere le famiglie, i papà e le mamme dai figli, i disabili dagli accompagnatori, facendo pagare un sovrapprezzo come vorrebbero alcune low cost, non va nella direzione giusta", afferma su Twitter il presidente dell'Enac Pierluigi Di Palma.
Il ministro Giovannini
Il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini esprime apprezzamento per il provvedimento dell'Enac. "Condivido questa iniziativa dell'Enac che argina e previene una pratica scorretta che viola i diritti dei passeggeri, soprattutto di coloro che sono più fragili e più bisognosi di assistenza. Sono comunque certo che le compagnie aree dimostreranno sensibilità e adegueranno i propri sistemi informatici per le prenotazioni al fine garantire il rispetto dei passeggeri, la qualità del servizio, la sicurezza del volo".
Il Codacons
Il Codacons, che su questo aveva fatto un esposto, chiede che l'extra-costo per la scelta del posto a sedere venga "abolito per tutti i passeggeri"; l'Unione consumatori si appella all'Antitrust perché intervenga con "sanzioni serie e milionarie".