REDAZIONE CRONACA

Aids, terapia e prevenzione virus Hiv: le nuove frontiere

Al convegno nazionale 'Long-Acting retrovirals - looking at the future' le parole di Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico dello Spallanzani, e Andrea Gori, direttore del Dipartimento di Malattie infettive del Sacco

Il fiocco rosso simbolo della lotta all'AIDS, malattia causata dall'HIV (ANSA)

Il fiocco rosso simbolo della lotta all'AIDS, malattia causata dall'HIV (ANSA)

Milano – Virus Hiv, quali novità in terapia e prevenzione dai farmaci antiretrovirali a lunga durata d'azione? E' il tema del convegno nazionale 'Long-Acting retrovirals - looking at the future', organizzato dall'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani Irccs di Roma e dall'Asst Fatebenefratelli Sacco - Università degli Studi di Milano. Un nuovo capitolo dell'alleanza anti-Aids fra i due centri, che insieme hanno lanciato nelle scorse settimane un programma pilota di accesso alla profilassi pre-esposizione (PrEP) iniettiva con cabotegravir. Partito a dicembre, si propone di includere 800 persone a rischio che sono escluse dalla PrEP orale per difficoltà di accesso, intolleranza, bassa aderenza o interruzione dei farmaci.

"La profilassi pre-esposizione è un modo per prevenire l'infezione da Hiv per le persone che non hanno contratto il virus, ma che sono ad altissimo rischio - ricordano Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico dello Spallanzani, e Andrea Gori, direttore del Dipartimento di Malattie infettive del Sacco, chairs del convegno che si è svolto ieri allo Spallanzani - La PrEP per via orale, se assunta quotidianamente o secondo lo schema indicato dal medico specialista, è molto efficace nella prevenzione dell'Hiv. Tuttavia, l'aderenza ai regimi di PrEP orale (quotidiano o 'on demand') è bassa, e sono frequenti le interruzioni. Inoltre la PrEP orale non risulta facilmente accettabile da parte di persone a rischio particolarmente vulnerabili, come le donne, le persone transgender e le sex workers. La PrEP iniettiva, migliorando in modo sensibile l'aderenza, rappresenta una risorsa importante per estendere in modo efficace e capillare l'azione della PrEP, aprendo nuove prospettive nella prevenzione dell'HIV".

Giornata internazionale per la lotta contro l’AIDS  - Crediti iStock Photo
Giornata internazionale per la lotta contro l’AIDS - Crediti iStock Photo

"L'introduzione dei farmaci a lunga durata d'azione, cosiddetti Long-Acting, nel contesto della terapia anti-Hiv - aggiungono i due esperti - costituisce un nuovo paradigma nella somministrazione della terapia e rappresenta una delle principali innovazioni farmacologiche degli ultimi anni. Più in generale, conferma il campo delle terapie antivirali e anti-Hiv come uno dei più innovativi della medicina. Il passaggio da una pillola al giorno alle combinazioni intramuscolari a lento rilascio costituisce un miglioramento farmacologico e una risposta a sfide cruciali nei percorsi di ottimizzazione dei trattamenti, riduzione della stigmatizzazione e di miglioramento del grado di percezione dell'impatto della terapia cronica e della qualità di vita da parte delle persone con Hiv"