Alberto Mazzuca
Cronaca

State tranquilli e.... Allegria

SI È DIFFUSO all’improvviso un clima da bonanza. La fiducia dei consumatori e delle imprese ai massimi da diversi anni e tale da rappresentare, secondo l’ineffabile Matteo Renzi, solo “l’antipasto” di quanto può succedere nei prossimi mesi. La Banca d’Italia si sbilancia e alza all’1% le previsioni di crescita del Pil per quest’anno, per quanto i sette decimi di quell’1% siano dovuti alle condizioni internazionali favorevoli. L’occupazione migliora pur rimanendo a due cifre il numero dei senza lavoro. La legge di stabilità è vista come “espansiva” quando in realtà due terzi delle uscite sono in disavanzo perché il taglio della spesa costa voti e il governo non vuole rischiare. Le banche cominciano a prestare quattrini ma c’è anche il rovescio della medaglia: 200 miliardi di crediti in sofferenza e quindici banche in difficoltà. E poi l’Expo è stato un successo (si sorvola sui risultati economici), Milano è ritornata la capitale morale del paese solo perché lo dice il presidente dell’Anticorruzione, adesso esportiamo a Roma il modello Milano e tutto va a posto (Giubileo compreso) perché c’è la benedizione del premier. SECONDO Renzi la svolta per arrivare a questo clima da bonanza è avvenuta nel febbraio 2014 quando lui ha mandato a casa Letta con il suo “stai tranquillo”. Draghi racconta invece un’altra storia e al Sole 24 Ore chiarisce come la svolta italiana risalga al 2011 quando lui, appena arrivato al vertice della Bce, firma una lettera in cui detta all’Italia dure condizioni di austerity e manda a casa Berlusconi. Comunque sia, quanto potrà durare questa bonanza? Probabilmente sino a quando la Fed americana non aumenterà i tassi di interesse. Dicembre o giù di lì. Fino a quel momento quindi ottimismo alla Renzi. Anche se i tagli alla spesa della legge di stabilità consistono nel dare meno soldi alle Regioni (indovinate: come li compenseranno?) e nel ridurre i livelli di assistenza sanitaria, l’eliminazione della tassa sulla casa è un contentino elettorale e la mina delle clausole di salvaguardia (aumento dell’Iva) è slittata solo di un anno ma è sempre lì. E il potere d’acquisto delle pensioni evapora di anno in anno: grazie ai giochini politici, una pensione liquidata nel 2000 ha perso negli ultimi 15 anni ben oltre il 25%. “Allegria” avrebbe detto Mike Bongiorno…