FEDERICA PACELLA
Cronaca

Allerta morbillo in Lombardia, gli esperti: “Non escludiamo un aumento dei casi”

La copertura vaccinale per due dosi ancora inferiore al 95% e l’importazione con aree geografiche con elevata circolazione sono fra i motivi di preoccupazione. I dati dell’Istituto superiore di sanità

I segni tipici del morbillo

I segni tipici del morbillo

Copertura vaccinale per due dosi inferiore al 95%, importazione di casi da aree geografiche con elevata circolazione del virus, oltre alla tipicità stagionale. Cresce l’attenzione per il numero di casi di morbillo che, a livello globale, ha visto incrementi significativi di epidemie da agosto dello scorso anno. Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità su morbillo e rosolia, aggiornato al 31 luglio, tra i primi dieci Paesi in Europa per numero di casi c’è anche l’Italia, dove il picco è stato ad aprile.

“Tuttavia, non si esclude che si possa verificare un nuovo aumento di casi nei mesi prossimi, dovuto a nuove importazioni, dopo i viaggi estivi. Il virus del morbillo è estremamente contagioso e può rimanere infettivo nell’aria e sulle superfici infette fino a due ore; inoltre, la contagiosità inizia circa quattro giorni prima della comparsa dei sintomi. Vaccinarsi è l’unico modo per proteggersi dal morbillo e dalle sue complicanze che possono essere gravi (es. polmonite in un caso su 20, encefalite in un caso su 1.000, 1-2 decessi ogni 1.000 casi di morbillo). Due dosi di vaccino hanno una efficacia di circa il 97%”.

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Il 93,7% dei casi non era vaccinato con la doppia dose al momento del contagio. Tra le regioni, la Lombardia è fra le 6 che hanno segnalato complessivamente l’82,3% dei casi (664/807). In particolare, nel 2024 sono stati 93 i casi registrati dal sistema di sorveglianza, 15,9 per milione di abitanti, con un picco a giugno. La copertura vaccinale, in generale, supera il 95% (percentuale necessaria a garantire l’immunità di gregge) almeno sotto i 5 anni. Secondo i dati sulle coperture vaccinali pubblicati dal Ministero della Salute (riferiti al 2022), in Lombardia la percentuale scende sotto il 95% già dai 5-6 anni, arrivando al 93,18% per la seconda dose a 18 anni.