
Una delle arnie artistiche di Milano (foto Archivio Green Island)
Milano, 26 genanio 2016 - Bastano un balcone e poche centinaia di euro per avere un’arnia e produrre fino a dieci chili di miele. Milano ospiterà il primo corso per diventare apicoltore metropolitano, figura a metà tra l’hobbista e l’allevatore che ha già trovato fortuna nelle grandi città europee - da Londra a Berlino - e del mondo (Tokyo e New York). Gli iscritti arrivano da tutta la Lombardia, regione leader nel mercato del miele biologico, dove si contano oltre tremila apicoltori. Ai 155mila alveari radicati nelle campagne lombarde - con una produzione media di 1.700 tonnellate di miele e derivati (dalla propoli alla cera) - si aggiungeranno presto le arnie cittadine da balcone. Un hobby finalizzato alla produzione fai da te del miele e alla salvaguardia di un insetto da proteggere per difendere il patrimonio verde (il 70% della vegetazione è figlia dell’impollinazione dell’ape).
«Il corso - spiega Claudia Zanfi, anima di Green Island, progetto internazionale per la valorizzazione dello spazio pubblico e delle nuove ecologie urbane, che promuove l’iniziativa insieme a Legambiente - è finalizzato a far conoscere l’ape, la sua importanza e le condizioni favorevoli per la sua salvaguardia. In Italia qualcuno le confonde ancora con le vespe che sono velenose: l’ape non lo è, punge solo per difesa e trova nella città un ambiente favorevole». Secondo l’ultimo censimento di Coldiretti, a Milano “abitano” circa 100mila api. «La città - sottolinea Zanfi - ha una buona dose di verde e una vegetazione favorevole. Le api si spostano anche per otto o nove chilometri dall’alveare e non soffrono l’inquinamento: il calo di presenze è provocato dall’uso di pesticidi in agricoltura».
Il corso (60 euro) per imparare ad allevarle su balconi e terrazzi inizierà a febbraio. I posti sono esauriti. «L’ultimo iscritto - racconta la promotrice - è un giovane di Varese che voleva dedicarsi alla cura di un’arnia durante la pausa pranzo del lavoro. Un’alternativa alla palestra». Cinque incontri di avvicinamento al mondo dell’ape insegneranno come tenere un alveare casalingo. Per diventare apicoltore metropolitano occorrono poco meno di 400 euro: per acquistare un’arnia ne possono bastare anche 20, così come per un’ape regina. Il prezzo di uno sciame oscilla tra i 50 e i 100 euro. Il resto del budget servirà per maschera, guanti, abito di protezione e affumicatore oltre ai telai estraibili.
L'alternativa all’arnia casalinga è l’adozione. Il progetto «Alveari urbani» presentato durante Milano Design Week ed Expo in città ha dotato il capoluogo lombardo di arnie artistiche e specie botaniche che richiamano gli impollinatori. L’oasi si trova in via Padova dove è stata recuperata un’area verde di duemila metri quadrati. Per adottare una delle dodici arnie è sufficiente un contributo di 300 euro (informazioni e dettagli sul sito internet www.amaze.it). Un finanziamento che in estate consentirà di produrre insieme ad apicoltori professionisti e ricevere il primo miele di Milano con l’etichetta «Mi-Mi». «La nostra regione - osserva Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia - ha un’antica tradizione nel settore: il primo congresso degli apicoltori italiani si tenne nel 1871 proprio a Milano».