FEDERICA PACELLA
Cronaca

In Lombardia l’aria è sempre più malata: caldo, traffico e allevamenti mandano l’ozono fuorilegge

Il record a Bergamo: 72 giornate di sforamenti da inizio anno, il triplo di quanto consentito. Lecco, Brescia, Lodi e Milano sopra le 50. Soltanto Sondrio riesce a stare nei parametri

SMOG MASCHERINA

Mascherina contro l'inquinamento

Milano – Smog fotochimico: Brescia, Bergamo e Lecco da record per giorni di superamento delle concentrazioni di ozono. A fare il punto, al termine della stagione estiva che, tipicamente, è quella in cui si ha l’impennata di questo gas nell’aria per effetto proprio del caldo, è Legambiente Lombardia, nel giorno ( 7 settembre) in cui le Nazioni Unite celebrano la giornata mondiale per l’aria pulita. Osservati speciali di quest’anno sono i cosiddetti “inquinanti climatici a vita breve“ (Short Lived Climate Polluters), cioè quei gas climalteranti, diversi dalla CO2, che permangono in atmosfera per periodi più brevi, che determinano sia impatti sulla salute che sul clima. Ridurre le emissioni di questi gas può determinare benefici climatici a breve termine, in quanto si degradano in breve tempo (mentre la CO2 resta in atmosfera per secoli, una volta immessa). Tuttavia, la loro elevata reattività dà luogo ad effetti nocivi sugli esseri viventi, incluso l’uomo, e genera inquinanti secondari che possono essere anche più tossici. L’ozono è l’inquinante più critico di questa categoria, tipico dell’estate perché la reazione chimica che dà luogo alla sua formazione è catalizzata dalla luce solare: si parla infatti di smog fotochimico.

La Pianura Padana spicca tra gli hotspot europei per le elevate concentrazioni di ozono a causa dei suoi precursori, in particolare degli inquinanti da traffico e dal metano, determinato della fortissima concentrazione di allevamenti. In Lombardia, ad esempio, ben il 70% delle emissioni di metano deriva da fonte agricola. Per di più, mentre le emissioni degli altri precursori di ozono vedono emissioni in calo, le emissioni di metano da fonte agricola sono invece in crescita: secondo l’inventario regionale Inemar, l’agricoltura lombarda emetteva 221.000 tonnellate di metano nel 2010, diventate 235.000 nel 2021, mentre le emissioni complessive degli altri precursori dell’ozono si sono ridotte del 23% nello stesso arco temporale. Per quanto riguarda le province lombarde, Bergamo è quella che ha registrato ben 72 giornate di superamento, nel 2024, del valore obiettivo per la salute umana (120 microgrammi/mc con massima media oraria nelle 8 ore di picco diurno); segue Lecco, con 59 giorni di superi, Brescia con 58, Lodi con 53. Solo Sondrio può respirare: zero le giornate per il 2024.