REDAZIONE CRONACA

Colpi a mano armata in Austria e Svizzera: arrestati due pregiudicati lombardi

A causa di una loro presunta tentata rapina, la polizia svizzera chiuse per ore il valico di confine di Lavena Ponte Tresa bloccando centinaia di frontalieri

Pistola (immagine di repertorio)

Pistola (immagine di repertorio)

Varese, 6 febbraio 2017 - Sono accusati di aver messo a segno due rapine a mano armata. Per questo due pregiudicati lombardi,un 42enne residente nel Varesotto e un 48enne del Comasco, sono stati arrestati. Un colpo da circa 8mila euro è stato compiuto a un distributore di carburante di Novazzano (nel Canton Ticino) il 20 dicembre 2016  e l'altro da 30mila euro in una banca di Innsbruck (Austria) l'11 gennaio scorso. I due sono anche ritenuti gli autori della tentata rapina a mano armata compiuta il 5 dicembre 2016 nell'istituto di credito "Raffeisen" di Molinazzo di Monteggio, in Svizzera a ridosso del confine italiano.

Nel dare la notizia, la polizia ha spiegato che i rapinatori, dopo essere passati dalla Germania con l'intento di rientrare in Italia, sono stati arrestati nel primo pomeriggio del 13 gennaio scorso in Francia dalla Gendarmeria ed quindi estradati in Austria dove sono attualmente detenuti.  Ai due, destinari di due mandati di arresto europeo e da un'ordinanza di custodia cautelare, si è arrivati grazie alle indagini svolte dagli investigatori della polizia di frontiera di Luino (Varese), dei loro colleghi della squadra mobile di Bolzano e della polizia austriaca.  A causa della tentata rapina del 5 dicembre scorso, la polizia svizzera chiuse per ore il valico di confine di Lavena Ponte Tresa bloccando centinaia di frontalieri che stavano rientrando in Italia, fatto che innescò una forte polemica politica