MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Assago, il racconto del soccorritore: "Ci siamo fatti strada fra urla e chiazze di sangue"

Un paramedico del 118: "Alle scene cruente siamo abituati, ma una situazione del genere non l'avevamo mai vissuta"

Assago (Milano) Tenere la calma e la concentrazione per non cedere allo sconforto. Non è stato facile. Il racconto di uno dei soccorritori del 118 di Milano giunto ad Assago con un'ambulanza è emblematico del dramma vissuto giovedì pomeriggio alle 18.35, quando Andrea Tombolini ha brandito un coltello cominciando ad aggredire i clienti del centro commerciale Milanofiori.

"Abbiamo attraversato le corsie del supermercato a passo svelto tra chiazze e strisce di sangue, fra gente spaventata che aveva lo sguardo perso nel vuoto, e cercava la via di fuga - racconta -. E' stata un'esperienza difficile vedere tutto quel sangue fra le corsie, anche se alle scene cruente siamo abituati. La prima cosa è stata quella di concentrarsi sulle persone da soccorrere anche se molti ci chiedevano aiuto. La gente scappava senza senza sapere che cosa stava accadendo, urlando e cercando di farsi strada scavalcando le casse".

Cosa avete pensato fosse accaduto? "Ci è venuto in mente è che potesse essere trattarsi di un attentato, forse un'azione terroristica. Nessuno poteva ancora capire cosa era successo e se ancora vi fosse pericolo, nemmeno noi soccorritori. Poi abbiamo raggiunto uno dei feriti che era stato colpito all'addome, lo abbiamo soccorso, abbiamo prestato i primi le prime cure mediche sulla barella e poi lo portato all'ambulanza. Era una viavai di medici infermieri e volontari della corsia con barelle che andavano e venivano. Preghiamo per tutte le vittime di quello che poi si è palesato come un gesto di un folle".