
Sempre più richieste per l'assegno unico
Cresce anche in Lombardia il numero di nuclei famigliari che hanno fatto domanda e beneficiato di almeno una mensilità dell’assegno unico, segno di un interesse maggior verso uno strumento di integrazione del reddito. L’assegno unico era entrato in vigore l’1 marzo dello scorso anno, in sostituzione delle detrazioni per i figli a carico sotto i 21 anni. Tutti possono beneficiarne, ma l’importo è proporzionato alle fasce Isee di appartenenza.
Secondo l’aggiornamento fatto dall’Osservatorio Inps sul 2023, tra gennaio e novembre sono stati 1021132 i nuclei famigliari lombardi che hanno fatto richiesta dell’assegno unico, un 22% circa dei nuclei presenti a livello regionale, in aumento rispetto al 2022, quando i beneficiari erano stati 973.888. L’incremento si è registrato in tutte le province in modo più o meno omogeneo, con un 5% quasi ovunque. Ci sono però delle specificità provinciali: l’aumento maggiore di nuclei beneficiari si è registrato, ad esempio, a Mantova, Como, Varese, dove la crescita di famiglie che percepiscono l’assegno è stata superiore al 5% in un anno. In aumento, in particolare, la quota di nuclei con figli con disabilità che hanno fatto richiesta dell’assegno unico. Indice di un bisogno sempre crescente di strumenti di supporto di redditi anche medi è l’incremento del valore dell’assegno unico, che viene valutato sulla base dell’Isee.
La media, in Lombardia, era di 232 euro nel 2022, che saliva a 352 euro per i nuclei con figli disabili; nel 2023, l’importo medio è stato di 249 euro, 383 euro per le famiglie con ragazzi con disabilità. La previsione è che da quest’anno le richieste possano anche aumentare, a fronte sia dei rincari delle spese, legate anche all’andamento dell’inflazione, sia per la previsione al rialzo dell’importo. Per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e limite Isee di 40 mila euro, è prevista, infatti, un’ulteriore maggiorazione del 50%.
"Attualmente la maggior parte di richieste di Isee – spiega Tiziana Fortunali, responsabile del CAF Cisl di Brescia – sono legate proprio alle richieste dell’assegno unico. La richiesta è in aumento, perché per beneficiare di determinate prestazioni, tra cui questa per i figli, è necessario presentare l’Isee: noi da inizio gennaio abbiamo già elaborato 3mila pratiche, il 13% del totale dello scorso anno, quando erano state 22 -23 mila su tutta la provincia di Brescia". A richiedere l’assegno unico sono soprattutto famiglie con figli minori, mentre l’adesione per i figli maggiorenni si riduce.