
Complessa operazione della Guardia di Finanza a Lucca
Catanzaro, 20 aprile - Per oltre 15 anni ha percepito lo stipendio senza mai recarsi al lavoro. Nei guai un 66enne, presunto assenteista seriale dipendente dell'Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e altre sei persone tra colleghi e suoi superiori, che non avrebbero adottato provvedimenti nei confronti del dipendente. Le indagini della Guardia di finanza hanno portato all'iscrizione a vario titolo sul registro degli indagati di sei persone (oltre al presunto assenteista), tra dipendenti, funzionari e dirigenti dell'ospedale, accusati a vario titolo di abuso d'ufficio, falso ed estorsione aggravata.
Gli accertamenti della guardia di Finazna hanno consentito di rilevare che nel 2005 il dipendente, già in organico all'Azienda, era stato assegnato al Centro operativo emergenza incendi dell'ospedale catanzarese ma, per quanto ricostruito attraverso l'esame dei tabulati di presenza, dei turni di servizio e delle testimonianze di alcuni suoi colleghi e superiori, pur percependo la retribuzione (oltre 538mila euro complessivamente), per oltre 15 anni non si è mai recato in servizio grazie anche all'intervento di terze persone, che avrebbero anche a condotte estorsive.
Nel 2005, secondo quanto ricostruito dalle indagini, "una persona molto distinta" si era recata senza preavviso nell'ufficio della responsabile del C.O.E.I. (oggi in congedo ed estranea alle indagini) e, con velate ma inequivocabili minacce all'incolumità sua e dei suoi familiari, l'avrebbe costretta a non segnalare le condotte assenteiste del dipendente. Circostanze che si sarebbero ripetute in seguito con i nuovi dirigenti. Nel 2020, l'Azienda ha avviato un primo procedimento disciplinare, affidato a una commissione composta da tre persone attualmente indagate e conclusa con l'insussistenza della possibilità di avanzare un addebito disciplinare. Il dipendente è stato infine licenziato. E adesso la procura di Catanzaro, a conclusione delle indagini, presenta il conto.