PAOLA ARENSI
Cronaca

Asst di Lodi, ambulatorio per l'asma grave: dopo il Covid aumentate le prestazioni

L'attività è ritornata a pieno regime con tutte le attività aumentando le prestazioni e riducendo i tempi di attesa

Il direttore Giuseppe Cipolla dell'Unita di pneumologia e il medico Monica Crepaldi

Lodi, 9 marzo 2023 - Dopo l’intenso periodo Covid torna a pieno regime, con un incremento di 2000 prestazioni l’anno, l’ambulatorio dell’asma grave dell’Azienda socio-sanitaria territoriale di Lodi.

In pandemia l’Unità di Pneumologia, diretta dal dottor Giuseppe Cipolla, è rimasta severamente impegnata in prima linea, nella gestione dei pazienti Covid, a partire dalle prime fasi dell’emergenza.

“Ora l’attività è ritornata a pieno regime, recuperando il volume di prestazioni e riducendo sensibilmente i tempi di attesa (rispetto alle 13.370 prestazioni del 2019, si è passati alle 15.737 nel 2022, compresi gli ambulatori Covid di Lodi e Codogno). “Questo ambulatorio è un fiore all’occhiello, da 15 anni è Centro di riferimento per la diagnosi e la cura di questa patologia attirando pazienti anche da fuori provinci”, spiega la dottoressa Monica Crepaldi, responsabile della Lung Unit e del Servizio di Fisiopatologia Respiratoria dell’ASST di Lodi. Sulla stessa linea anche Salvatore Gioia, direttore generale dell’azienda:”I pazienti con questa patologia soffrono di sintomi severi, riacutizzazioni ed effetti collaterali dei farmaci – sottolinea - . L'asma grave interferisce frequentemente con la vita familiare, sociale e lavorativa, limita le scelte personali e professionali e influenza la salute emotiva e psicologica. Devono affrontare un percorso diagnostico lungo e complesso che richiede molte visite specialistiche. Poter dare a queste persone la possibilità di evitare continui spostamenti offrendo un ambulatorio di livello eccellente nel proprio ospedale di riferimento è per noi motivo di grande soddisfazione”. “Bisogna fare in modo che il paziente asmatico grave possa avere una vita normale: andare a scuola, lavorare, fare sport anche agonistico. Grazie alla terapia farmacologica, oggi è possibile riacquistare una buona qualità della vita, ma per poter arrivare a una diagnosi corretta, dobbiamo eseguire esami e approfondimenti che vanno oltre la classica spirometria e il nostro ambulatorio, per fortuna, può contare su apparecchiature tecnologicamente avanzate e professionalità di cui dispongono attualmente solo pochi centri in tutta la Lombardia”, continua la dottoressa Crepaldi. “Teniamo conto che questi pazienti, nonostante rappresentino una quota relativamente piccola rispetto alla popolazione globale degli asmatici (circa il 5-10%), assorbono oltre la metà delle risorse economiche sanitarie dedicate all'asma, perché hanno bisogno continuativo di farmaci, come il cortisone, ma anche perché richiedono frequenti accessi in Pronto Soccorso e ricoveri. Il nostro obiettivo è individuarli precocemente per garantire loro la migliore qualità di vita possibile con le cure attualmente disponibili: il nostro ambulatorio, in questo momento, ha in carico 41 pazienti già con diagnosi di asma grave e posti in terapia con un farmaco biologico” conclude.