Non è una freddura, è accaduto davvero. Un artista è riuscito a vendere il vuoto. È stata aggiudicata per 15mila euro presso la casa d’aste Art-Rite la scultura immateriale «Io sono» di Salvatore Garau. A differenza dell’arte digitale, il lavoro dell’esponente della contemporary art italiana è del tutto invisibile e non può, quindi, essere riprodotto sulla rete.
Dopo aver collocato nel febbraio scorso in Piazza della Scala a Milano la sua prima installazione immateriale, «Buddha in contemplazione», Garau è stato protagonista con l’opera «Io sono» dell’asta del 18 maggio organizzata da Art-Rite. La scultura, che dovrebbe essere collocata in un’abitazione privata entro uno spazio libero da qualsiasi ingombro, dalle dimensioni di circa cm. 150 x 150, stimata in partenza 6.000 euro, ha raddoppiato la base arrivando, al martello, a 12mila euro (15.000 con i diritti d’asta), lasciando nelle mani dell’acquirente il solo certificato di garanzia, che testimonia l’archiviazione dell’opera e che rappresenta l’unico elemento visivo presente nel catalogo dove, al posto della tradizionale immagine di un’opera tangibile, è riprodotto uno spazio bianco assoluto.
«Il buon esito dell’asta - commenta l’artista - testimonia un fatto inconfutabile. Il vuoto non è altro che uno spazio pieno di energia, e se anche lo svuotiamo e resta il nulla, secondo il principio di indeterminazione di Heisenberg quel nulla ha un peso. Ha quindi energia che si condensa e si trasforma in particelle, insomma in noi! Nel momento in cui decido di esporre in un dato spazio una scultura immateriale, quello spazio concentrerà una certa quantità e densità di pensieri in un punto preciso, creando una scultura che dal solo mio titolo prenderà le più svariate forme».
Intanto il 29 luglio andrà all’ asta la fedora di Indiana Jones. Il cappello indossato da Harrison Ford in Indiana Jones e il tempio maledetto è uno degli oggetti che farà parte della vendita dei cimeli di Hollywood che si svolgerà a Los Angeles dal 29 giugno. Un oggetto il cui valore è stimato fino a 250 mila dollari. Per gli appassionati del laghetto più famoso al mondo, ci sarà anche la bacchetta di Harry Potter usata durante ‘Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1’ (2010) oltre che gli occhiali realizzarti Daniel Radcliffe in ‘Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2’ (2011).
L’asta Entertainment Memorabilia comprende oltre 1600 rari oggetti usati in produzioni televisive e cinematografiche. Secondo le aspettative dovrebbe fruttare almeno sei milioni di dollari..