Milano, 6 maggio 2022 - Non è ancora terminata l'onda lunga dei disagi innescati per gli utenti dall'attacco hacker che la notte del primo maggio scorso ha mandato in tilt i sistemi informatici degli ospedali Sacco, Fatebenefratelli, Macedonio Melloni e Buzzi, che l'Ats Insubria è finita nel mirino. La conferma arriva dall'assessorato regionale al Welfare, che in una nota comunica "la probabile presenza di un attacco di phishing ad Ats Insubria per il quale sono in corso gli approfondimenti necessari su alcune caselle di posta elettronica" ma precisa che "a parte il momentaneo disagio, l'impatto appare minimo". Niente a che vedere quindi con le conseguenze del recente attacco hacker agli ospedali milanesi. Ats intende dunque riattivare "progressivamente" tutti i servizi, partendo da software e posta elettronica con le necessarie precauzioni per poter effettuare delle analisi che permettano di comprendere meglio l'accaduto. I tecnici dopo l'attacco hacker di ieri avevano isolato la struttura informatica aziendale dalle reti esterne in via precauzionale. Alcuni file infetti sono stati prelevati e inviati al Cyber Security Operation Center di Aria Spa per le verifiche
Intanto dopo il tentativo di hackeraggio dei sistemi informatici dell'Asst Fatebenefratelli Sacco, si sta continuando a lavorare al fine di completare il ripristino degli applicativi aziendali, che conferma l'apertura ad Areu dei pronto soccorso del Fatebenefratelli e Oftalmico, Buzzi e M. Melloni. "Per il Sacco, dato il perdurare di problematiche a carico del servizio di diagnostica per immagini, l'accessibilità ad Areu è ancora momentaneamente riservata ai codici minori, per quanto il pronto soccorso già faccia fronte alla presa in carico di pazienti clinicamente compromessi (codici gialli e rossi). Si prevede il rientro alla completa normalità nella giornata di domani. Si conferma il quasi totale ripristino degli applicativi dipartimentali clinicimonospecialistici. Allo stato attuale perdura l'inutilizzabilità dell'applicativo per lo screening neonatale in uso presso il laboratorio del Buzzi. Pertanto attualmente i riscontri vengono eseguiti manualmente assicurando l'operatività del laboratorio". E' stato ripristinato il sistema amministrativo contabile mentre "per quanto riguarda il servizio di posta elettronica, il ripristino del sistema, in quanto potenziale veicolo di infezione, è rimandato alla conclusione delle indagini in corso".