
Attentato Nizza (LaPresse)
Milano, 15 luglio 2016 - Salvi per una coincidenza, una decisione diversa dal solito, ma negli occhi e nelle orecchie ancora quegli istanti di terrore provocato dal camion killer condotto da Mohamed Lahouaiej Bouhlel, autore dell'attentato di Nizza in cui hanno perso la vita 84 persone. Sono 50 i feriti che lottano per vivere, molti i dispersi, tra cui anche italiani. Numerosi i connazionali presenti a Nizza nei pressi della Promenade sfiorati dalla mattanza, riuscendo a mettersi in salvo, al termine dei festeggiamenti del 14 luglio.
SALVA PER STANCHEZZA - Il giorno dopo si lanciano sul web appelli per i dispersi e si fa la conta dei danni, mentre Nizza "sembra una città in cui c'è stato un attacco nucleare". Lo racconta una donna che vive tra Brescia e la Francia e ammette: in quasi 60 anni non ha mai visto così Nizza. "Rispetto a com'è normalmente il weekend del 14 luglio, il centro è deserto. Mai vista una cosa simile". Annie-France Innocenti. Solo la stanchezza l'ha indotta a rinunciare allo spettacolo dei fuochi d'artificio restando in casa per una pastasciutta con gli amici. La donna abita a 800 metri dall'attentato: «La zona è transennata, ho sbirciato qualche carro funebre..» in una città sospesa e basita: «Ho visto turisti lasciare gli alberghi, spiagge vuote. Molti negozi sono chiusi, comprese le Galeries Lafayette, e in quelli aperti si entra solo dopo essere stati perquisiti dalla polizia. C'è un clima di sgomento e grande tristezza». E ammette: «Un attentato me l'aspettavo, Nizza è diventata una città multietnica e difficile da gestire».
I SOCIAL - C'è chi usa i social network per comunicare ad amici e parenti di essere sano e salvo. Come Sergio Cotti, che ha attivato il 'Facebook safe check'. Si è salvato dal Tir all'impazzata tra la folla: "Ero ai fuochi, per fortuna me ne sono andato pochi minuti prima del disastro", pur avendo partecipato alle celebrazioni sulla Promenade des Anglais. "La promenade era tutta pedonale in quel momento - racconta -. Avrà forzato l'unico blocco che c'era, poi ha trovato solo gente in strada".
CAMBIO PROGRAMMA - "Siamo salvi per pura coincidenza: abbiamo infatti deciso di rientrare a casa subito dopo i fuochi senza andare a sentire la musica sulla Promenade come invece eravamo soliti fare". Fa rabbrividire la coincidenza raccontata da Elisa Malnati, di Malnate (Varese): "Eravamo in spiaggia sotto l'hotel Negresco, davanti al quale si è registrato il maggior numero di morti. La casa divilleggiatura della sua famiglia si trova proprio di fronte alla Promenade des Anglais e al lungomare. "Pare che il camion sia passato dalla nostra via - continua - e abbia sfondato le barricate proprio nel momento in cui noi rientravamo. Non appena abbiamo sentito le urla e gli spari ci siamo precipitati a casa: lo spavento è stato davvero tanto".
DISPERSI - Fra i dispersi ci sono due italiani di Voghera: Angelo D'Agostino, di 71 anni, e Gianna Muset, di 68 anni. Diffuso un messaggio di ricerca su Twitter da parte della nuora. Uno dei due figli della coppia ha spiegato di avere avuto le ultime notizie da parte dei suoi genitori alle 21,55: "Un messaggio con cui mi hanno detto di stare per andare a vedere i fuochi d'artificio proprio sulla Promenade". Il luogo dove poco dopo si sarebbe verificato l'attentato. Da quel momento, i parenti non hanno più avuto notizie dei due anziani.