"Digitalizzazione, sostenibilità e demografia impatteranno fortemente sulla logistica". Davanti a questa rivoluzione, Emilio Colombo, professore di economia all’Università Cattolica e coordinatore del comitato scientifico di Randstad Research, chiede alla scuola pubblica di "creare un istituto tecnico dedicato alla logistica che fornisca le qualifiche formali, come le patenti da possedere, e tutte le conoscenze". L’obiettivo è attrarre talenti, "ma per costruire un futuro all’altezza delle loro aspettative bisogna garantire formazione e innovazioni tecnologiche, mettendo maggiormente in contatto scuole e imprese". Sul fronte lavorativo, invece, "è necessario che le imprese facciano sistema, in un settore con catene del valore che si espandono anche a livello globale, ed è prioritario agire su contratti e retribuzioni".
Le criticità resistono. Rossella Fasola, public affairs manager di Randstad Italia, sottolinea "la scarsa presenza femminile e attrattività che prende il via da una narrazione sbagliata, ancorata alle dinamiche del passato: la logistica di oggi è differente, è stata attraversata da una rivoluzione tecnologica. Nel diffondersi della tecnologia e nell’ampio spazio di possibilità portato dal trend della sostenibilità si possono sviluppare i punti di forza per muoversi verso il futuro, integrando competenze per favorire l’economia circolare, la trasparenza e il monitoraggio della filiera. Occorre però investire tanto, soprattutto per migliorare la rete infrastrutturale. Un aiuto arriva dal Pnrr". L.B.