G.CH.
Cronaca

Albairate, fratellini morti investiti dal treno in vacanza. Mamma Simona è ancora grave

La donna è ricoverata in terapia intensiva

I due fratelli morti sotto il treno

Milano, 11 agosto 2018 - Simona Dall’Acqua lotta ancora tra la vita e la morte. Dopo l’incidente in cui hanno perso la vita i figli Giulia, detta Gilla, di 6 anni, e Lorenzo, di 12 anni, non ha più ripreso conoscenza. Si trova ricoverata nel reparto di Terapia intensiva del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. E' in coma e la prognosi resta riservata. Nella giornata di ieri è arrivato all’ospedale reggino l’ex marito di Simona, Peter Pipolo, residente a Sondrio, padre delle vittime, dal quale la casalinga milanese si era separata alcuni anni fa. La donna conviveva da tempo con Antonino Parpiglia, di 54 anni, insegnante di scuola superiore e Milano e originario proprio di Brancaleone, dove la coppia insieme ai tre figli della donna (con Giulia e Lorenzo in Calabria c’era anche Benedetta di 16 anni, che non si trovava sul luogo dell’incidente perché mercoledi pomeriggio aveva scelto di rimanere a casa).

Da aprile si erano trasferiti ad Albairate da Milano, andando ad occupare un appartamento su due piani in una casa di corte. Pipolo ha potuto incontrare la figlia Benedetta,  che all’ospedale è seguita da uno psicologo. Sull’episodio il sostituto procuratore di Locri, Michele Permunian, titolare dell’inchiesta, ha iniziato ad acquisire tutti gli elementi che consentiranno di ricostruire la dinamica dell’incidente, che è comunque ormai consolidata: la bambina che sfugge dalla mano della madre, il fratello che in un gesto eroico la insegue cercando di salvarla e la madre che tenta di raggiungerli lungo i binari, il treno che arriva e che, nonostante la frenata azionata dal conducente e il suono della sirena, investe le tre persone.

Il magistrato, dopo aver convocato i passeggeri che erano sul treno, sentirà anche il macchinista e il capotreno. Permunian ha disposto che non verrà effettuata l’autospia sul corpo dei due fratellini, in quanto la causa del decesso è accertata senza alcun dubbio. Anche a Brancaleone è stato proclamato il lutto cittadino. Il sottopassaggio più vicino era a 200 metri dal punto in cui Simona e i due bambini hanno attraversato i binari. Ma a quanto pare nessuno lo utilizza perché è intasato da rifiuti e sterpaglie. La Commissione prefettizia che regge il Comune, sciolto lo scorso anno dal Consiglio dei ministri per presunti condizionamenti della criminalità organizzata, ha fatto affiggere dei manifesti in cui esprime il proprio cordoglio e quello della cittadinanza alla famiglia delle vittime.