Vetralla (Viterbo) - Un bambino di 10 anni, Matias Tomkow, sarebbe stato accoltellato a morte dal padre con un coltello da cucina nell'abitazione della ex moglie a Vetralla, in provincia di Viterbo. L'uomo, ora in codice rosso in ospedale, è stato arrestato ed è indagato per omicidio. Inutili i soccorsi per il piccolo, morto poco dopo. I fatti nel pomeriggio. Secondo una prima ricostruzione - poi risultata errata - effettuata dai carabinieri impegnati nelle indagini, il piccolo sarebbe stato ferito per errore proprio dall'ex compagno della madre, Mirko Tomkow, un 44enne polacco, durante una violenta lite con la donna, una 37enne di origini albanesi.
In realtà non c'è stata alcuna lite, la donna non era nemmeno presente e l'assassino del bimbo, che non si rassegnava alla separazione, ha accoltellato a morte il piccolodopo essere entrato nell'abitazione che gli era preclusa da qualche tempo. Non dunque un colpo dato accidentalmente, come inizialmente trapelato. La donna, come chiarito dal comandante provinciale Antonazzo sul posto, sarebbe invece arrivata a casa in un secondo tempo, trovando il figlio ormai in fin di vita e l'ex marito privo di sensi. Illesa, è stata ricoverata in ospedale per controlli ed ora è sotto choc.
Ex gommista, dedito a lavori precari, Tomkow, l'autore dell'efferato gesto, non doveva essere lì: era infatti oggetto di un divieto di avvicinamento alla moglie e al figlio, emesso dal tribunale di Viterbo dopo che la moglie lo aveva denunciato per le violenze commesse sotto effetti dell'alcol. Ma ancora una volta la disposizione non è stata rispettata ed evidentemente nessuno ha isolato abbastanza l'uomodalla sua famiglia, con il più tragico degli epiloghi. Tomkow si sarebbe anche allontanato da un ospedale della Capitale dove da ottobre era ricoverato per Covid. Nelle prossime ore verrà sottoposto a esami tossicologici per stabilire se abbia assunto qualche sostanza, visto lo stato di confusione e incoscienza nel quale è stato trovato.
Netta la versione dei militari: "L'omicida, nell'appartamento di via Luzi, a Cura di Vetralla, era a terra in un'altra stanza dell'abitazione alla quale però, da qualche settimana, aveva il divieto di avvicinarsi", spiega il colonnello Andrea Antonazzo, comandante provinciale dei carabinieri di Viterbo. A trovare il figlio in fin di vita e il padre in stato di incoscienza è stata proprio la mamma, rientrata intorno alle 15,30. Per il piccolo, ferito al collo, sono stati inutili i soccorsi. La salma del piccolo Matias è stata portata via pochi istanti prima delle 21 dalla sua abitazione.
"Da quando faccio il sindaco non ho mai vissuto una cosa del genere e non avrei mai voluta viverla". E' sconvolto il primo cittadino di Vetralla Sandrino Aquilani, giunto sul posto dove e' accaduto il brutale omicidio di Matias. Domani a Vetralla sarà lutto cittadino e la sera, probabilmente, si terrà una cerimonia religiosa per consentire alla cittadinanza di raccogliersi in silenziosa preghiera. "Conosco le persone solo di vista - ha ammesso il primo cittadino - Qui ci si conosce un po' tutti".