Milano - Sono 62.071 i casi Covid nelle ultime 24 ore contro i 18.896 di ieri e, soprattutto, i 29.55 di martedì scorso: una crescita su base settimanale del 110%. I tamponi processati sono 411.047 (ieri 122.444) con un tasso di positività che scende dal 15,4% al 15,1%. I decessi sono 153 (ieri 124): le vittime totali dall'inizio dell'epidemia salgono cosi' a 163.889. In calo le ospedalizzazioni: le terapie intensive sono 2 in meno (ieri +2), con 45 ingressi del giorno, e scendono a 366 totali, mentre i ricoveri ordinari sono 99 in meno (ieri +56), e sono 9.695 in tutto. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 67.398 (ieri 45.512) per un totale che sale a 15.222.419. Gli attualmente positivi sono 5.142 in meno (ieri -26.568), scendendo complessivamente a 1.199.960. Di questi, 1.189.89 sono in isolamento domiciliare. La regione con il maggior numero di casi odierni è la Lombardia con 9.590 contagi, seguita da Campania (+7.577), Veneto (+6.126), Lazio (+5.053) e Puglia (4.766). I casi totali dall'inizio della pandemia salgono a 16.586.268.
In Lombardia
Sono 9.590 i nuovi positivi al Covid-19 in Lombardia, il 16,1% dei 59.449 tamponi processati nelle ultime 24 ore. Sono 22 i decessi, 40.033 da inizio pandemia. Continuano a diminuire i ricoverati nelle terapie intensive (-1, 34 ricoverati) e nei reparti (-1, 1.176).
Su base provinciale guida Milano con 2.882 casi, di cui 1.101 a Milano città. Seguono: Brescia: 1.186; Monza e Brianza: 887; Varese: 786; Bergamo: 781; Como: 611; Pavia: 605; Mantova: 488; Lecco: 399; Cremona: 350; Sondrio: 189; Lodi: 184.
Pregliasco: casi reali potrebbero essere il triplo
Mentre l'Italia ha fatto scattare anche l'ultima tranche di allentamenti delle misure anti-Covid, i segnali che arrivano dal Sudafrica dove si inizia a parlare di quinta ondata, e da New York che ha alzato il livello di allerta da basso a medio e valuta un nuovo giro di vite sul fronte mascherine, non stupiscono il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'università Statale di Milano. "Andamenti oscillanti - spiega all'Adnkronos Salute - sono prevedibili con un virus contagiosissimo come questa variante Omicron, che ha un indice di trasmissibilità R0 di 15, contro il 7 di Delta e il 2,5 del Sars-CoV-2 originale". Così "è difficile controllare questa malattia" avendo un'idea precisa dei numeri veri. Perché "in Italia, come in altri Paesi - sottolinea l'esperto - i casi reali potrebbero essere il doppio se non quasi il triplo di quelli noti".
"Si può stimare che un 40-50% delle persone abbia avuto Sars-CoV-2"
Vanno infatti considerati "i tantissimi casi asintomatici" che non finiscono nei conteggi ufficiali, "asintomatici o paucisintomatici di per sé - precisa il medico - o perché interessano persone vaccinate" che si infettano senza sviluppare forme gravi. Calcolando questa quota sommersa, "si può stimare che un 40-50% delle persone abbia avuto Sars-CoV-2". C'è poi da ricordare che "questa infezione non conferisce una protezione per la vita" dalla probabilità di ricontrarla, e dunque "ogni contatto interumano un certo rischio più o meno alto continua ad averlo. Ma o stiamo con la mascherina Ffp2, a distanza e disinfettati per sempre - riflette il direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano - o impariamo a conviverci come facevamo con altre infezioni, sperando anche nel contributo dei farmaci per riuscire a ridurre gli effetti più pesanti della patologia".