REDAZIONE CRONACA

Bollettino Covid Lombardia, 22 maggio 2.276 nuovi casi e 4 decessi

Cala il tasso di positività in regione mentre cresce a livello nazionale. Si allenta la pressione sugli ospedali

Bollettino Covid, dati del 22 maggio
Bollettino Covid, dati del 22 maggio

Carenza di personale nel 91,7% degli ospedali, mancanza di posti letto nel 70,8% dei casi, necessità di conciliare i percorsi dei pazienti Covid con quelli non Covid, che distraggono personale e letti, mettendo in difficoltà il 70,8% delle strutture. A fotografare lo stato di affanno della rete ospedaliera italiana nell'era post-emergenza è la Federazione dei medici internisti ospedalieri, che hanno in carico il 70% dei pazienti Covid. Nononostante il costante calo di contagi e decessi: oggi si registrano in Italia 17.744 nuovi positivi e 34 decessi (ieri 23.976 casi e 91 morti), la pressione sugli ospedali non si allenta altrettanto velocemente.

Bollettino Covid Lombardia

Ancora una volta la regione con il maggior numero di casi si conferma la Lombardia, che oggi registra 2.276 nuovi contagi a fronte di 25.358 tamponi effettuati con un tasso di positività ancora in calo all'8,9% (ieri era al 9,9%). Quattro i decessi nelle ultime 24 ore, mentre ieri erano 24. Sale così a 40.412 il numero complessivo delle vittime da inizio pandemia. In lieve aumento i ricoveri nelle terapie intensive, che sono 34 (+2) mentre scendono negli altri reparti per la cura del Coronavirus dove i ricoverati sono 770 (-28). Sul fronte delle province lombarde la più colpita resta Milano con 739 nuovi casi. Mentre a Bergamo si registrano 222 postivi nelle ultime 24 ore, a Brescia 286, a Como 127, a Cremona 61, a Lecco 68, a Lodi 56, a Mantova 95, a Monza 201, a Pavia 130, a Sondrio 43 e a Varese 147.

Coronavirus, contagi e decessi in Italia /PDF

Sono 17.744 i nuovi casi Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore, contro i 23.976 di ieri e soprattutto i 27.162 contagi di domenica scorsa, a conferma di un trend settimanale in costante calo. I tamponi processati sono 160.995 (ieri 231.931) con il tasso di positività che sale dal 10,3% all'11% (+0,7%).  I decessi sono 34, ieri erano quasi il triplo: 91. Le vittime totali da inizio pandemia salgono a 165.952. Ancora in calo i ricoveri: i pazienti in terapia intensiva sono 9 in meno (ieri -6), con 15 ingressi giornalieri, e sono 292 in tutto, mentre nei reparti ordinari sono 170 in meno (ieri -242), 6.400 in tutto. Attualmente i positivi sono 850.596 (-6.273), 843.904 le persone in isolamento domiciliare. I dimessi/guariti sono 16.231.004 con un incremento di 24.528 unità nelle ultime 24 ore. La regione con il maggior numero di nuovi casi nelle ultime 24 ore è la Lombardia (+2.276), seguita da  Campania: +2.080), Lazio + 1.716, Sicilia +1.462 e Veneto +1.389.

Il virus nel mondo

Scendono i nuovi casi ma il virus non è sconfitto. L'amministrazione Biden prevede una probabile nuova ondata di contagi in autunno e inverno, secondo quanto reso noto dal coordinatore della risposta al Covid-19 della Casa Bianca Ashish Jha, che ha invitato a indossare la mascherina se si è in uno spazio chiuso e affollato. "Quando siete in uno spazio  interno, dovreste indossare una mascherina", ha detto intervistato da Abc News, nel programma 'This Week". Jha ha anticipato che la Casa Bianca  garantiràsia una "nuova generazione" di vaccini che l'accesso a cure e test. Intanto nelle ultime 24 ore in Cina continentale sono stati segnalati 157 nuovi casi confermati di Covid-19 a trasmissione locale, di cui 52 a Shanghai e 52 a Pechino. A seguito della guarigione di 476 pazienti dimessi ieri, il numero dei casi confermati che restano ricoverati negli ospedali  è pari a 4.405. 

Ospedali in affanno: il 91,7% a corto di personale

A corto di personale nel 91,7% dei casi e di posti letto nel 70,8%. Gli ospedali italiani sono in affanno tra Covid, Long Covid e gli altri pazienti che tornano a bussare alle loro porte. A fotografare lo stato di affanno della rete ospedaliera italiana nell'era post-emergenza è la survey lanciata da Fadoi, la Federazione dei medici internisti ospedalieri, che hanno in carico il 70% dei pazienti Covid.  A fronte di un 54,2% degli ospedali che non ha rilevato infatti alcuna recrudescenza delle malattie infettive no-Covid rispetto all'era pre-pandemica, il 37,5% ha denunciato un aumento, sia pur lieve. Consistente nell'8,3% delle strutture. Rispetto all'anno scorso per il 40% dei casi invece l'abrogazione dell'obbligo delle mascherine in molti luoghi anche al chiuso e la cancellazione delle altre restrizioni è probabilmente alla base dell'aumento dei pazienti con malattie infettive ricoverati recentemente negli ospedali.